Echo of Moscow, la libera radio russa silenziata da Putin ora trasmette da Berlino
In seguito alla chiusura post invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’emittente “Echo of Moscow” ha trovato una nuova sede a Berlino, da dove ha ripreso la lotta contro la propaganda del presidente Vladimir Putin.
La radio Echo of Moscow, considerata una delle ultime radio indipendenti in Russia, all’inizio di marzo si è ritrovata costretta ad interrompere le proprie trasmissioni radiofoniche. Alcuni dipendenti dell’emittente hanno lasciato la Russia in seguito a tale repressione, tra cui il vice caporedattore Maxim Kurnikov, che si è rifatto una vita a Berlino insieme a diversi ex colleghi. Dall’inizio di ottobre, Kurnikov e il suo team hanno riavviato le trasmissioni su un’applicazione chiamata “Echo”.
Russia’s Liberal Radio Station ‘Echo Of Moscow’ Finds New Home In Germany https://t.co/3PtkrbcNKh pic.twitter.com/D4lx5nSXbL
— SingleBuchi (@singlebuchi) October 20, 2022
La storia di Echo of Moscow e la censura
Il consiglio di amministrazione di Echo, il primo marzo 2022, aveva votato per chiudere la stazione radiofonica dopo che l’organismo di sorveglianza della censura statale russa aveva ordinato il blocco del suo sito Web per aver diffuso “informazioni deliberatamente false sulle azioni del personale militare russo” nonché “informazioni che richiedono attività estremiste” e “violenza”. La trasmissione della stazione è stata interrotta poco dopo.
Echo of Moscow nasce il 22 agosto 1990 a Mosca. Prima della guerra con l’Ucraina, la trasmissione radiofonica di Echo è stata interrotta solo una volta, durante gli eventi del tentativo di colpo di stato sovietico nel 1991. Era stata infatti uno dei pochi organi di informazione a parlare contro il Comitato di Stato sullo stato di emergenza. La maggior parte dei contenuti di Echo of Moscow consiste in notizie e talk show incentrati su questioni sociali e politiche, in cui la stazione cerca di rappresentare diversi punti di vista.
Il ritorno di Echo da Berlino
Dall’inizio del mese, Kurnikov e il suo team hanno riavviato le trasmissioni su un’applicazione chiamata semplicemente “Echo”. Le autorità russe hanno cercato di bloccare l’applicazione dopo pochi giorni, ma i loro sforzi sono stati respinti con successo. Questa nuova applicazione riunisce anche i contenuti prodotti su altre piattaforme dagli ex giornalisti di Echo of Moscow. “Abbiamo unito tutti i canali YouTube del nostro team”, ha dichiarato Kurnikov. “Echo” mira a trasmettere in diretta per 10-12 ore al giorno, con repliche per il resto del tempo. L’obiettivo è quello di offrire al pubblico un quadro completo di ciò che accade in Russia. La redazione di Echo al momento è formata da circa 20 giornalisti e prevede l’assunzione di altre 10 persone prossimamente. Il piano prevede che gran parte del team di “Echo” lavori a Berlino, in uffici e in uno studio finanziato da donazioni. La Germania è infatti diventata una destinazione popolare per gli oppositori russi in esilio: il governo tedesco si è infatti impegnato ad alleggerire le norme sui visti per i giornalisti e altri russi in fuga dalle persecuzioni politiche.
La redazione
Per Kurnikov è molto importante che ci siano ancora informazioni sulla Russia provenienti dall’interno. Il veterano caporedattore della stazione radiofonica Alexei Venediktov , che ha lavorato con Echo of Moscow fin dalla sua fondazione nel 1990, è rimasto in patria e fa parte del nuovo progetto. Un’altra delle forze trainanti della nuova redazione di Echo è lo scrittore tedesco Vladimir Kaminer, nato a Mosca e residente a Berlino. “Ho pensato che sarebbe stato fantastico che qualcuno si rivolgesse ai russi dall’Europa”, ha riferito lo scrittore, condannando “l’indicibile propaganda di Stato” che ha accompagnato l’invasione russa dell’Ucraina il 24 febbraio.
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Foto di copertina: screenshot da Youtube https://www.youtube.com/watch?v=JDb4NKBQmJc