Colonia – Berlino, cronaca di un viaggio in treno fermato perché l’altro è senza mascherine

Cronaca di un viaggio in treno sui generis di domenica 10 settembre tra Colonia e Berlino

Domenica pomeriggio, Colonia, stazione centrale.

Sono sul treno di ritorno per Berlino dopo aver seguito un importante, annuale conferenza di pediatria.

Doveva essere partito da 20 minuti, ma è fermo.

Il motivo?

Un gruppo di tifosi dell’Union Berlin, vittoriosi a Colonia per 0-1, sta girando senza maschera su un altro treno, anche quello diretto a Berlino, che partirà poco dopo, ma che è già in stazione. E così la polizia ha pensato bene di fermare entrami  per dare il tempo a tutte le persone con la mascherina di condividere lo stesso treno.

Risultato? due treni fermi.

Non più per 20 minuti, ma per oltre un’ora quando finalmente riparte il mio treno, quello dei “con mascherina”, carico il doppio di quanto previsto.

Dopo altre due fermate ci rifermiamo perché al treno oramai strapieno devono essere aggiunti due vagoni.

Vengono montati i vagoni ma dopo 30 minuti ci si rende conto che il treno è stato fermato su un binario morto e che non possiamo ripartire.

Dopo varie esitazioni il treno torna indietro, si riposiziona su un binario vivo e finalmente, dopo altri 30 minuti, riparte alla volta di Berlino.

Nel frattempo sul treno sono saliti soldati che distribuiscono acqua e Coca Cola. Tanta gente dorme. Altri lavorano e chiacchierano.

Il bistrot è chiuso. Non vogliono che quei tifosi con la mascherina che sono con noi, persone che hanno preso le distanze dai “senza mascherina” finiscano con l’ubriacarsi. Con la vittoria a Colonia, l’Union è in testa alla Bundesliga. Un risultato storico, inaspettato.

Ad ogni modo, se non hai cibo con te, digiuni.

Arriviamo a Berlino con 130 minuti di ritardo.

Stanchi e affamati, ma almeno ce l’abbiamo fatta.

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