Caos ai seggi, Berlino dovrà rivotare per il sindaco dopo due anni

La Corte costituzionale di Berlino ha deciso: le caotiche elezioni regionali di Berlino devono essere ripetute

Un anno fa si è scatenato il caos ai seggi di Berlino. La Corte costituzionale di Berlino ha deciso: l’elezione alla Camera dei rappresentanti di Berlino e dei dodici parlamenti distrettuali nel 2021 non è valida, deve essere ripetuta.

Come si è espressa la corte

Sono state annullate le elezioni del 26 settembre 2021, dove è stato nominato l’attuale sindaco di centrosinistra, Franziska Giffey, e i suoi 12 consigli distrettuali. Secondo il presidente della Corte Ludgera Selting, ci sono stati molti gravi errori elettorali nella preparazione e nello svolgimento delle elezioni. Un numero abbastanza alto da avere un impatto sull’assegnazione dei seggi in parlamento e nei consigli.

Il verdetto della Corte è arrivato pochi giorni dopo che i parlamentari avevano votato per ripetere le elezioni del Bundestag in 431 distretti elettorali della capitale, citando le stesse irregolarità segnalate dal tribunale di Berlino.

Cosa è successo nel 2021

Durante le elezioni dello scorso anno, gli elettori non hanno eletto solamente i deputati per il Bundestag (il parlamento di Berlino) e consiglieri per tutti i consigli distrettuali della città, ma hanno anche votato un referendum sull’opportunità di espropriare i proprietari di immobili residenziali privati.

Durante i preparativi per le elezioni, i funzionari hanno ampiamente sottovalutato il numero di elettori idonei per seggio elettorale e il tempo necessario per votare. Alcune schede elettorali sono state frettolosamente copiate o mancavano del tutto. Troppe poche urne, lunghe code con tempi di attesa che a volte duravano ore e spesso gli elettori hanno votato dopo le 18, a volte anche ore dopo l’orario ufficiale di chiusura.

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Immagine di copertina: da Pixabay