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La storia dei nomi dei quartieri di Berlino

Wedding, Friedrichshain, Neukölln, cosa significano? Qual è la storia dietro questi nomi?

Quante volte avete detto “ci vediamo a Friedrichshain” o “andiamo in quel club di Kreuzberg” ignorando il significato dei nomi di questi quartieri? Non è colpa vostra, è la magia del linguaggio: una macchina complessa utilizzata quotidianamente per astrazione, senza farci caso. Presi dall’abitudine molte volte non ci si ferma a riflettere su ciò che si dà per scontato: i nomi dei quartieri esistono così come sono e passano inosservati, quando in essi invece è contenuta la storia della città, delle sue dominazioni e delle sue influenze.

Berlino ad esempio deriva dallo slavo “brlo” e significa “palude”, “pantano”, definiva infatti le caratteristiche del suolo fangoso sul quale sarebbe sorta la città.

Ok, questo è quello che sanno un po’ tutti, ma è già più difficile rispondere alle domande: chi è Charlotte di Charlottenburg o Friedrich di Friedrichshain e dov’è il tempio di Tempelhof? Così come per quello della metropoli, anche i nomi degli ex 23 distretti che la compongono hanno un significato, riferito spesso a famiglie nobili, caratteristiche peculiari o semplicemente derivato da parole slave.

Dopo la riforma del 2001, che ha riorganizzato la città in 12 distretti, molti degli ex distretti sono stati accorpati ad altri, ma rimangono utilizzati per definire le differenti zone della città. In quest’articolo vi spiegheremo tutti i 23 nomi, uno per uno, così potrete divertirvi a fare i Cicerone della città.

Mitte

Partiamo da quello un po’ più scontato: Mitte letteralmente si traduce con “centro” e corrisponde al centro storico della città. Da qui nasce la storia di Berlino, borgo commerciale di origine slava nel XII secolo, in corrispondenza di un’isola della Sprea. Nel 1920, con la legge della “Grande Berlino”, fu riorganizzato il vecchio territorio cittadino espandendolo considerevolmente. Furono accorpate 7 città, 59 comuni rurali e 27 distretti agricoli e sì definì Mitte la zona del centro storico.

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© Ralf Roletschek, WikiCommons,  “Vista dall’alto di Alexanderplatz”

Tiergarten

L’ex distretto Tiergarten prende il nome dal Großer Tiergarten, letteralmente grande giardino degli animali”, un parco pubblico di Berlino oggi nel distretto di Mitte. Nasce nel 1527 come area di caccia del principe elettore di Brandeburgo e si trovava a ovest delle mura di Cölln, la città gemella della Altberlin, la Berlino storica di cui parlavamo prima.

Il parco era ben più vasto di quanto sia attualmente, e recintato, così da impedire la fuga ai cervi e agli altri animali selvatici che lo popolavano. Per far fronte alla continua espansione della città, è stato necessario a più riprese un ridimensionamento del parco, che, con i suoi 210 ettari, rimane per grandezza il secondo parco di Berlino.

Piccola curiosità:  La via Unter den Linden, che significa letteralmente sotto i tigli, collegava il Palazzo della città al parco ed era stata costruita per raggiungere in breve tempo la zona di caccia. Nel 1647 Federico Guglielmo I ci fece piantare dei tigli per poter cavalcare fino al parco circondato da un appropriato splendore barocco.

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Foto di © Ralf Roletschek, WikiCommons, “Tiergarten dall’alto”

Wedding

Ma allora? Ha a che fare con la parola inglese o no? Purtroppo no, ma c’entra un nobile cavaliere di nome Rudolf de Weddinghe. Nel 1251 venne menzionato per la prima volta in un documento un mulino costruito sulle sponde del fiume Panke nel villaggio di “Weddinge”, di cui il padrino sembra essere il borghese di Brandeburgo Rudolf, che avrebbe ricevuto il feudo per essersi distinto in battaglia.

Proprio per questo i tedeschi riferendosi al quartiere utilizzano l’articolo der, maschile, di fronte al nome Wedding. Lo storico Wedding si trova oggi nell’area del nuovo quartiere di Gesundbrunnen, che a sua volta comprende la metà orientale dell’ex quartiere di Wedding.

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© Peter Kuley, WikiCommons, “vecchia chiesa di Nazareth, Leopoldplatz”

Friedrichshain

Eccoci qua, al quartiere più cool di Berlino, dove spesso siete costretti ad andare nel weekend se volete incontrare i vostri cari amici. Il nome del distretto si deve al meraviglioso parco che ospita. Nel 1846 fu infatti realizzato il Volkspark Friedrichshain, in occasione dei cento anni dall’ascesa al trono di Prussia di Federico il Grande, Friedrich der Große.

Il parco fu creato con l’intento di essere proposto come un Tiergarten per i cittadini dei distretti orientali e con i suoi 53 ettari è il terzo per dimensione, dopo il Tempelhofer Feld (300 ettari) e il Tiergarten (210 ettari).

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© A. Savin, WikiCommons, “Veduta aerea di Friedrichshain con il Volkspark in primo piano”

Kreuzberg

Kreuzberg, tradotto letteralmente monte della croce – è lecito chiedersi di quale monte si stia parlando –  fa riferimento al Victoriapark, parco su una collina, che contiene il monumento Nazionale Prussiano, eretto nel 1821, che celebra le vittorie dell’esercito nelle guerre napoleoniche.

L’obelisco, voluto da Federico Guglielmo III di Prussia, è di forma piramidale in stile neogotico e fu progettato dall’architetto Prussiano Karl Friedrich Schinkel, con alla sommità una croce di ferro, simbolo delle forze armate Prussiane.

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Dipinto di Kreuzberg di Johann Heinrich Hintze, 1829

Pankow

Ne arriva uno semplice semplice: Pankow. Rispetto agli altri nomi, questo deriva infatti dal fiume che lo attraversa, denominato Panke. Il Panke è il terzo fiume più lungo di Berlino e il suo nome ha origini slave, significa “ciuffo” o “germoglio”, e secondo il linguista tedesco Reinard E. Fischer “motivo del nome è il rigonfiamento del fiume […] come un bocciolo”.

Era un borgo agricolo a nord di Berlino fondato intorno al 1230. Nei secoli però è divenuto uno dei luoghi preferiti dei cittadini benestanti della città che amavano andarci in villeggiatura, motivo per il quale ci sono ancora oggi molte ville e parchi, tra cui il grande Bürgerpark.

 

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Weißensee

La ridente Weißensee deve il suo nome al lago che ospita, il Weiße See, che significa Lago Bianco, sulla cui sponda orientale fu fondato il villaggio dai coloni tedeschi. Nasce infatti nel 1230 come villaggio di strada sulla rotta commerciale che collegava Berlino ad Oderberg.

Dal 2001 Weißensee è parte del distretto di Pankow, che comprende anche Prenzlauer Berg e Pankow.

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© A. Savin, WikiCommons, “Veduta aerea di Weisser See a Berlino”

Charlottenburg

Il nome Charlottenburg di per sé è abbastanza esplicativo: è formato dalla congiunzione di CharlotteBurg, che significa castello. Ma chi è Charlotte? Che storia c’è dietro?

La zona ospitava molte fattorie in epoca medievale. Sono attestati insediamenti dal 1230 circa, periodo in cui la città di Berlino si stava pian piano formando. Tra questi villaggi se ne distingueva uno per grandezza, Lietzow, che negli anni è stato capace di svilupparsi sotto la guida della famiglia Berendt, che ha ricoperto la carica di sindaco per 400 anni.

Nel 1695 arriva la nostra Sophie Charlotte, duchessa di Lüneburg, che ricevette la città da Federico III in cambio di possedimenti più periferici. Lì fece costruire il palazzo estivo di Lützenburg, che dopo la sua morte, per volere del suo adorabile marito Federico I, diventò Charlottenburg.

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© Von Dmitrij Rodionov, WikiCommons, “Il Castello di Charlottenburg”

Wilmersdorf

Il quartiere a sud-ovest di Berlino che si trova sull’altopiano di Teltow fu menzionato nei documenti per la prima volta nel 1293 come “Wilmerstorff”, dal nome della nobile famiglia brandeburghese dei Wilmersdoff. È probabilmente uno dei quartieri più verdi di Berlino, dato che la foresta di Grunewald ne copre almeno la metà.

È stato fuso nel 2001 con l’ex distretto di Charlottenburg, formando il Charlottenburg-Wilmerdorf.

 

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Spandau

La splendida Spandau rappresenta uno dei più antichi insediamenti attorno all’embrionale città di Berlino. Sorge alla confluenza dei fiumi Havel e Sprea, fu nominata per la prima volta in un documento del 1197 con il nome di “Spandowe” e ottenne il titolo di città già nel 1232. La parola d’origine è slava e significa “confluenza”, fa quindi riferimento alla posizione strategica che occupava.

Se non ci siete mai stati consigliamo una bella passeggiata nel centro storico di Kolk, per allontanarvi dalla frenetica Berlino e godervi un po’ di pace.

 

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Steglitz

La borghese Steglitz, come Weißensee, fu probabilmente fondata intorno al 1230 come villaggio di strada. Anche qui c’è lo zampino degli slavi, il toponimo significa infatti “luogo dove ci sono i cardellini” nella loro lingua. Il nome sembra associato alla famiglia Altmark di Stegelitz, a cui si attribuisce la fondazione del villaggio.

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© Axel Mauruszat, WikiCommons, “Vista area di Steglitz”

Zehlendorf

Gli Slavi occupavano anche questo territorio, che gli fu strappato dai coloni tedeschi verso la fine del XII secolo. Anche in questo caso, la parola rimanda alla loro lingua: il nome originale con il quale venne registrato è Cedelendorp e sembra derivato da Sedlo (“insediamento”).

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Chiesa Zehlendorf, via Pixabay

Tempelhof

La storia di Tempelhof è particolarmente curiosa: risulta infatti intrecciata con l’Ordine Cristiano dei Templari, che da secoli sono protagonisti di una narrativa mitica che ha creato un vero e proprio immaginario attorno alla loro figura. Sono infatti proprio loro ad aver costruito un villaggio corte intorno al 1200, che rimase per un centinaio d’anni, finché papa Clemente V soppresse l’Ordine nel 1312. Sin dal loro stanziamento, nei documenti ufficiali ci si riferisce alla zona con il nome di Tempelhof.

Anche il Tempelhofer Feld esisteva già, è databile al 1351 la prima apparizione nei documenti ufficiali. Nel 1772, sotto Federico II, diventò una piazza d’armi: un luogo dedicato alle esercitazioni dell’esercito Prussiano. Solo nel 1923 venne costruito l’aeroporto.

A Tempelhof vi è anche una delle chiese più antiche di Berlino, la Dolfkirche alt Tempelhof, costruita nel XIII secolo.

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© Jonas Tebbe da unsplash , “Il Tempelhofer Feld oggi”

Schöneberg

Un altro dei quartieri più amati compare sempre intorno alla metà del XIII secolo, nominato in un documento ufficiale. Si trattava di un borgo agricolo importante per il commercio, perché situato tra Berlino e Potsdam. Il toponimo significa bella montagna, ma secondo gli studiosi che hanno affrontato il caso, non si fa riferimento a nessuna altura nello specifico: si trattava di un nome scelto con il solo scopo di attrarre nuovi abitanti.

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Il villaggio di Schöneberg intorno al 1800, Incisione colorata di J. F. Hennig.

Neukölln

Nella triade dei quartieri in cui trascorrere il weekend compare anche Neukölln, che alla lettera si traduce in nuova Cölln, è esplicito quindi il riferimento alla città gemella della nascente Berlino. Dove oggi sorge Neukölln, in passato c’era l’ex città di Rixdorf, fondata, anche questa, dall’instancabile Ordine dei Templari che aveva sede a Tempelhof.

La ragione del nome che oggi conosciamo è però particolarissima, perché nasce dalla necessità, nel 1912, di fare quello che noi oggi chiamiamo rebranding. La città di Rixdorf era infatti da tempo diventata il luogo del divertimento frivolo che tanto non piaceva alle istituzioni, perciò i padri conservatori della città, che volevano sbarazzarsi della sua reputazione di roccaforte della classe operaia e luogo di intrattenimento malsano, decisero di darle una nuova immagine scegliendo un nuovo nome.

 

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Treptow

La storia di Treptow inizia molto molto tempo fa. Sembra infatti che ci siano stati cacciatori-raccoglitori mesolitici nella zona. Il nome però si deve agli slavi che erano stanziati lì, che la chiamavano Trebow. Solo nel 1568 è comparso il toponimo così come lo conosciamo, sembrerebbe dall’unione delle due parole slave “drewo” (“legno duro“) e “Treptau” (“acqua“). Era infatti un villaggio di pescatori originariamente.

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© Chrissy85, WikiCommons, “Memoriale per i caduti dell’Armata Rossa”

Köpenick

Quanti di voi ci sono stati? Pochi? Male, molto male, perché l’ex distretto di Köpenick è pieno di verde e di storia: ve ne riparleremmo volentieri, ma per non cadere in fastidiose ripetizioni qui vi consigliamo 5 modi per godersi questo splendido quartiere. Tornando a noi, il suo nome è rimasto quasi invariato già dai tempi degli slavi. La città era definita con il nome Copnic, città insulare“, perché posta alla confluenza del Dahme e della Sprea.

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© Giulia Simeoni, “Köpenick alla sera”

Marzhan

Anche qui c’è lo zampino degli slavi. Il nome deriva infatti dallo slavo marcana (“vicino ad una zona paludosa”). C’era infatti il fiume Wuhle che causava spesso inondazioni, bagnando il terreno. Il villaggio fu fondato anch’esso intorno alla prima metà del XIII secolo, come la gran parte degli ex distretti visti finora.

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© Arne Müseler, WikiCommons, “Veduta di Marzhan”

Hellersdorf

La prima attestazione è riportata con il nome di Helwichstorpp nel 1375, probabilmente derivato da cognome di una nobile famiglia. Negli anni è mutato fino al 1416, in cui compare in un documento ufficiale con il nome oggi noto.

Lichtenberg

Quello che viene descritto dal sito ufficiale come “il luogo in cui ci si gode la vita“, nasce come piccolo insediamento agricolo ad est di Berlino, sempre intorno al 1230, e rimane così fino al XIV secolo quando, con l’industrializzazione, molti vi si trasferiscono per lavorare.

Purtroppo non si trovano molte notizie in merito all’etimologia del suo nome. L’unico sito che la nomina è BZ, affermando che significhi “collina sgomberata”.

 

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Hohenschönhausen

Il quartiere che agli occhi di chi non sa il tedesco sembra un impronunciabile scioglilingua, nasce come villaggio di strada nel 1230. Così come il già citato Schöneberg, il nome aveva lo scopo di rendere il distretto appetibile e aumentarne la popolazione.

Reinickendorf

Questa zona è favolosa, vi è infatti il lago di Tegel dove vi si trovano un’infinità di scorci sensazionali e tantissime passeggiate da fare nel bel mezzo della natura. Fondato sempre intorno al 1230, deve il nome ad un buon uomo di nome Reginhard, padrone dell’insediamento, che in forma abbreviata era chiamato Reinicke.

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Tegeler See © Romtomtom CC By Sa 2.0

 

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Immagine di copertina: da berlinbilder.net