Tempelhof, l’ex aeroporto del Ponte di Berlino diventato un immenso parco

Da luogo per le esercitazioni militari a ponte aereo fondamentale per la Berlino ovest, oggi il parco di Tempelhof è un must per le giornate di sole in città e lunghe passeggiate nelle vecchie piste

Tempelhofer Feld, meglio conosciuto semplicemente come Tempelhof, è uno dei parchi cittadini più amati dai berlinesi. Negli anni i cittadini hanno lottato per mantenerlo come spazio pubblico e di libero accesso. Con i suoi 6 km è il parco più grande di Berlino e dispone di tre ingressi principali (nord a Columbiadamm, ovest a Tempelhofer Damm, est a Oderstraße). Quello che oggi è un punto d’incontro ricreativo, ha cambiato la sua funzione nel tempo, evolvendosi insieme alla città. In questo articolo ripercorriamo le principali tappe della storia di questo immenso parco.

Le origini di Tempelhofer Feld

L’area di Tempelhofer Feld è stata popolata per la prima volta nel XIII sec dall’Ordine dei Templari che vi istituì una commenda che diede successivamente il nome all’intera area. Al loro scioglimento, più di un secolo dopo, diversi proprietari terrieri ne ottennero il possesso, nonostante venisse usato esclusivamente dai contadini di Schöneberg. Nel 1722 Federico Guglielmo I requisì la terra dai contadini locali come nuovo territorio da utilizzare per il suo esercito in continua espansione. Infatti, la grandezza del parco lo rendeva un territorio perfetto per esercitazioni e parate militari, tanto che da quel momento in poi divenne sempre più utilizzato per le manovre militari.

A metà 800 l’enorme spazio si prestò alle prime sperimentazioni di volo per oltre un secolo. Fu utilizzato per la prima volta come aeroporto vero e proprio nel 1922. Nel 1927, dopo 43 ore di volo, atterrò a Tempelhof anche un aereo partito da New York. Nei decenni successivi, tuttavia, l’aeroporto si trasformò nel primo campo di concentramento ufficiale di Berlino. Per tre anni circa 8000 prigionieri politici vennero trattenuti in condizioni terribili durante il periodo del consolidamento del potere di Hitler. Nel 1934 i vertici nazisti decisero di vietare le torture ai prigionieri.

Il parco durante la guerra

Il campo chiuse nel ’36 quando i prigionieri vennero spostati in un altro luogo. Dal 1940 l’industria degli armamenti ha utilizzato l’aeroporto per assemblaggio e manutenzione dei bombardieri da parte di migliaia di lavoratori forzati. Ma il ruolo dell’aeroporto di Tempelhof fu decisivo soprattutto durante il blocco di Berlino. Quando l’Unione Sovietica cercò di assumere il controllo della città tagliando i collegamenti stradali e ferroviari alla parte occidentale della città, oltre 5000 tonnellate di scorte di cibo atterravano ogni giorno in città, creando un ponte aereo fondamentale per evitare il totale isolamento. Si racconta anche che ai bambini che si affollavano nei pressi delle piste i piloti lanciavano caramelle e uvetta, tanto che i bombardieri furono soprannominati “Rosinenbomber”.

Una volta terminato il ponte aereo, l’aeroporto è stato consegnato all’uso civile. In tempi più recenti si propose di costruire degli appartamenti di lusso nell’area verde. Tuttavia i berlinesi non si trovarono d’accordo. In seguito a proteste e manifestazioni ottennero la loro vittoria: il parco è rimasto uno spazio pubblico e aperto a chiunque.

Cosa fare a Tempelhof oggi

Grazie alle sue vecchie piste aeroportuali, Tempelhof è perfetto per chi vuole pattinare, andare in bici o in skate. Nell’immenso prato ci si può stendere al sole in tranquillità, mentre nell’area Grillplatz è permesso portare il proprio barbecue e arrostire in autonomia. È presente anche un orto urbano, l’Allmende Kontor, che prende nome di una forma medievale di giardinaggio comunitario. Gli orari di apertura del parco dipendono dalla stagione e l’accesso è libero. Per visitare il vecchio terminal dell’aeroporto è necessario prenotare una visita guidata che vi porterà alla scoperta degli spot più interessanti, dalla vecchia area del check-in ai sotterranei. I tour durano circa due ore e si tengono sia in inglese che in tedesco ad un costo di circa €16 con possibili riduzioni. Inoltre, nel terminal si tengono eventi speciali durante il corso dell’anno.

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Immagine di copertina: foto di Jonas Tebbe, da unsplash