Biennale d’Arte Contemporanea a Berlino: le 5 opere più interessanti

La Biennale d’Arte Contemporanea di Berlino arriva alla sua dodicesima edizione. Le opere sono in mostra in sei differenti locations, dall’11 giugno al 18 settembre

Quest’anno la Biennale d’Arte Contemporanea, curata da Kader Attia, ha come tema il colonialismo, i suoi effetti sulla società moderna, ma anche il legame con il fascismo e altre ideologie imperialiste del XX secolo. Gli artisti chiamati a partecipare provengono da tutto il mondo, offrendo così una prospettiva non necessariamente filtrata dalla lente della mentalità occidentale.

Oltre alle opere, di diverso genere e realizzate con diversi mezzi, la Biennale ospita anche documenti storici, documentari e filmati inediti.

Le 5 opere e installazioni da non perdere

5. Blank for Serials 

Cady Noland è un’ artista che ha iniziato la sua carriera negli anni ’80 concentrando la sua opera soprattutto sulle contraddizioni e la violenza fisica e psicologica che caratterizza la società degli Stati Uniti. Le sue installazioni, come in questo caso, sono spesso minimaliste ma ricche di simboli. Vengono realizzate assemblando oggetti di uso comune o tipicamente americani, dalle lattine di birra alle armi, oppure, come in questo caso, dalla bandiera americana alle manette.

Blank for Serials è il titolo dall’opera, in mostra ad Hamburger Bahnhof.

4. Specimen 

L’opera di Mai Nguyen-Long, intitolata Specimen è un’inquietante promemoria dei disastrosi danni causati dall’Agente Arancio, il diserbante altamente tossico usato dall’esercito statunitense durante la guerra del Vietnam. L’autrice dell’opera, esposta all’Akademie del Kunste ad Hanseatenweg, riporta alla memoria del pubblico quello che è un episodio spesso dimenticato persino dai discendenti delle vittime. L’artista denuncia così, non solo l’episodio in sé, ma anche la progressiva cancellazione della memoria storica, come risultato del ritmo di vita imposto dal capitalismo.

3. Women Now

Women Now è la monumentale opera fotografica di Alex Prager. Il suo lavoro esplora il rapporto tra l’individuo e la collettività. Questa opera in particolare, che si può vedere al KW Institute for Contemporary Art, racconta come le aspirazioni, le speranze, ma anche le paure e i fallimenti di ciascuno siano sempre validi e vadano quindi rappresentati. Anche la paura di smarrire sé stessi è un dramma, ma al tempo stesso è anche la spinta a essere più uniti nonostante le differenze.

2. Ballad of the East Sea 

Ballad of the East Sea è un’opera del 2010 dell’artista indocinese Đào Châu Hải in mostra all’Akademie der Künste ad Hanseatenweg.

Rivisitata in occasione della Biennale di Berlino 2022, l’opera era originariamente ispirata alla vicenda di una piccola isola del Pacifico contesa tra due nazioni. Un lavoro ancora quanto mai attuale perché rappresenta, con le sue onde metalliche e affilate, un’idea di pericolo legato al dramma delle guerre di frontiera e dei flussi migratori che ne derivano.

1. Profundior

Profundior è una installazione immersiva composta da video, luci ed effetti sonori su un tema particolarmente caro all’autore, Zach Blas, quello del materialismo delle tecnologie digitali e dell’effetto straniante che possono avere sulle persone. Secondo l’interpretazione dell’artista, questo è uno degli effetti negativi della modernità e del capitalismo.

Zach Blas, è anche scrittore e regista e ama unire immagini in movimento, video, performance e elementi tratti dalla letteratura di fantascienza. La sua opera in mostra per la Biennale si trova ad Hamburger Bahnhof.

Come visitare la Biennale d’Arte Contemporanea di Berlino

Le opere presenti alla Biennale di Berlino sono distribuite in sei locations: KW Institute for Contemporary Art, la ex stazione ferroviaria Hamburger Bahnhof, Dekoloniale Memory Culture in the CIty, l’Akademie der Künste in Pariser Platz, l’Akademie der Künste ad Hanseatenweg e in fine negli edifici numero 7 e 22 del quartier generale della Stasi.

Il biglietto del costo di 18€ è unico e dà diritto all’accesso in ciascuna delle venues, per una sola volta, per tutta la durata della mostra, all’11 giugno al 18 settembre 2022.

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