Berlino, forte protesta di un gruppo di scienziati internazionali

Il gruppo Scientist Rebellion, scienziati attivisti per il clima, ha bloccato l’area di ingresso del Ministero Federale dei Trasporti martedì mattina. 50 scienziati  coinvolti nell’azione

Martedì 18 ottobre 2022, il gruppo di attivisti per il clima, Scientist Rebellion, ha organizzato una protesta intorno all’edificio del Ministero dei Trasporti. Alcuni attivisti hanno bloccato l’area di ingresso, versando vernice rossa sulla scalinata e sulla facciata dell’edificio, mentre altri hanno bloccato le strade intorno al Ministero. Secondo Scientist Rebellion, all’azione hanno preso parte 50 scienziati da 12 paesi europei. Le richieste: introdurre subito il discusso limite di velocità sulle autostrade tedesche e ristabilire il 9-euro-ticket.

“We are scientists, calling for a climate revolution”: chi è Scientist Rebellion

Associazione di scienziati internazionali fondata nel 2021, Scientist Rebellion è parte della coalizione Unite Against Climate Failure. Chiedono un’azione immediata per limitare il cambiamento climatico. Il gruppo si autopresenta come un gruppo di scienziati che ha deciso di agire a seguito della riluttanza di chi è al potere di ascoltare i loro avvertimenti. Come scienziati, dicono infatti di aver scritto paper accademici, report, e presentazioni per mettere in guardia i centri decisionali sulla crisi ecologica e climatica. Visto però il poco ascolto, hanno deciso di agire per dimostrare come loro stessi prendono molto seriamente i propri avvertimenti. Nelle loro azioni, spesso incollano i paper scientifici pubblicati agli edifici.

Contro il cambiamento climatico: la mobilitazione degli scienziati

Come parte di Unite Against Climate Failure, Scientist Rebellion ha contribuito all’azione di domenica e lunedì scorsi davanti all’hotel a Berlino dove si è tenuto il Vertice Mondiale della Sanità. Anche in questa occasione gli scienziati hanno incollato diversi saggi scientifici alle pareti: “Quanti documenti scientifici sono incollati su questo edificio dove Olaf Scholz sta parlando, raccontando della crisi climatica e della crisi sanitaria?”, ha detto un manifestante in un post. “Quante cose abbiamo fatto prima di venire qui?”

Lontano da Berlino, invece, mercoledì ha avuto luogo nel pavilion della Porsche in Autostadt un’altra azione, nella quale gli scienziati si sono incollati al pavimento. Le richieste sono le stesse della dimostrazione berlinese: l’introduzione del limite massimo di velocità. Secondo Scientist Rebellion, la multinazionale Volkswagen dovrebbe fare pressioni sul governo per rivedere la decisione di non introdurre alcun limite.

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Immagine di copertina: press section of scientist rebellion