Berlino, attivisti per il clima protestano davanti la sede dei Verdi: “Ci avete tradito!”
Gli attivisti di Extinction Rebellion fanno perdere consensi ai Verdi, ma molti considerano le loro proteste troppo radicali
Le proteste di Extinction Rebellion non vengono pienamente comprese da molti cittadini e rappresentanti politici. A differenza dei giovani di Fridays For Future, che in Germania godono di una buona reputazione, i membri di questo movimento non sono così tanto apprezzati. Questo perché le loro forme di protesta sono considerate troppo radicali.
In particolare, il gruppo è “famoso” per aver provocato in diverse occasioni il blocco dei mezzi pubblici, oppure per utilizzare dei veri e propri droni sorvolanti l’aeroporto. Addirittura, alcune immagini testimoniano vari episodi in cui sono stati sorpresi mentre si arrampicavano sui tetti delle metropolitane. La loro disobbedienza civile, quindi, è considerata da molti inefficace nella trasmissione del messaggio di giustizia climatica.
La protesta
Nei giorni scorsi gli attivisti si sono riuniti nelle vie di Unter den Linden e Friedrichstraße, per poi occupare e bloccare l’area di fronte alla sede del Partito, la cosiddetta Platz vor dem Neuen Tor, domenica pomeriggio. “Il ministero guidato dal verde Robert Habeck non è un ministero per la protezione del clima, ma un ministero per le aziende fossili. Che si tratti di una compagnia del gas, del carbone o del petrolio, traggono vantaggio dall’attuale politica economica”, hanno dichiarato i manifestanti.
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Varie sono state le risposte dei politici interessati. Giegold, sostenitore del partito ed ex membro del Parlamento europeo, ha sottolineato che “in nessuna democrazia puoi forzare il cambiamento attraverso le proteste – con i droni all’aeroporto, le proteste vanno troppo oltre”. La leader del partito Annalena Baerbock, invece, ha condannato l’uso della violenza come forma di protesta, facendo esplicito riferimento al gruppo stesso.
Un problema per i Verdi?
I metodi di protesta di Extinction Rebellion potrebbero costituire un problema per il partito dei Verdi. Da un lato, infatti, se non inizia a differenziarsi chiaramente dagli attivisti, il gruppo politico potrebbe perdere i consensi della classe media. Dall’altro, un distanziamento dall‘attivismo potrebbe provocare l’allontanamento degli elettori di sinistra, che percepirebbero tale mossa come un tradimento alla causa ambientale a loro cara.
La perdita di consensi è testimoniata dagli ultimi sondaggi: i dati di venerdì scorso pubblicati da Emnid vedono i Verdi ottenere un consenso pubblico del 20% nel cosiddetto Sonntagsfrage, un sondaggio politico domenicale che raccoglie le presunte preferenze elettorali dei cittadini in un dato momento. La percentuale ottenuta dal partito è del 9% in meno rispetto alla media dell’Ue. Tuttavia, la leader del partito non ha espresso particolare preoccupazione per i valori in calo. Ha aggiunto, al contrario, che non vede una connessione tra la perdita di consensi e le proteste di Extinction Rebellion. “Basiamo la nostra politica su misure concrete”, ha affermato.
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Immagine di copertina: foto di LeoSch da Pixabay