Guardia dell’Ambasciata UK a Berlino ammette di aver fatto la spia per i russi

David Smith, addetto dell’Ambasciata britannica a Berlino, si è dichiarato colpevole di aver passato materiale segreto a un militare russo

David Smith, guardia dell’Ambasciata britannica, ammette di aver passato materiale segreto tra il maggio 2020 e l’agosto dell’anno successivo. Ora rischia fino a 14 anni di carcere.

Il processo

Durante l’udienza di patteggiamento all’Old Bailey, Smith, ora senza fissa dimora, si è dichiarato colpevole di otto accuse ai sensi dell’Official Secrets Act. La notizia è resa nota solo ora, dopo che un nono capo d’accusa è stato ritirato dai pubblici ministeri.

Il primo capo d’accusa affermava che tra ottobre e dicembre 2020 Smith aveva comunicato le identità, gli indirizzi e i numeri di telefono di vari funzionari britannici al Generale Maggiore Sergey Chukhurov, l’addetto militare russo con sede all’Ambasciata russa di Berlino nel 2020.

Un’irruzione della polizia nell’appartamento di Smith ha rivelato che quest’ultimo aveva preparato e-mail e documenti contrassegnati come “segreti” da trasmettere ai suoi contatti russi. Gli agenti hanno trovato anche 800 euro in contanti, fotografie dei pass di sicurezza del personale, degli organigrammi, dei poster e delle lavagne bianche dell’Ambasciata, e un video di passaggio che rivelava parte della disposizione dell’edificio.

Un esame dei suoi dispositivi elettronici ha rivelato filmati dell’Ambasciata e una bozza di lettera indirizzata a un addetto militare russo datata 14 maggio 2020. In essa Smith confermava di lavorare presso l’Ambasciata e di volere l’anonimato in quanto offriva materiale classificato come “official sensitive”.

Chi è David Smith

David Ballantyne Smith, 58 anni, originario di Paisley, Renfrewshire, ha lavorato come guardia di sicurezza presso l’Ambasciata di Berlino per circa otto anni. Secondo i pubblici ministeri, a risposta di una crescente disillusione nei confronti dell’Occidente, era diventato un sostenitore della Russia, posto in cui avrebbe voluto vivere. Smith sarebbe stato spinto da un intenso odio per il proprio Paese a passare informazioni segrete  alla Russia dal maggio 2020.

Nel suo appartamento di Potsdam, appena fuori Berlino, la polizia ha trovato una bandiera russa in un angolo del soggiorno, uno stemma della marina russa sul muro e un berretto militare sovietico con l’emblema della falce e martello.

Oltre alla scoperta di denaro contante a casa di Smith, l’accusa ha affermato che egli aveva espresso odio nei confronti del Regno Unito e della Germania e simpatia per le autorità russe.

Il suo avvocato Matthew Ryder KC ha dichiarato alla corte che le basi del patteggiamento di Smith differiscono dalla tesi dell’accusa. Il processo per determinare la durata della pena di Smith è previsto per il febbraio del prossimo anno. Smith sarà tenuto in custodia cautelare fino alla conclusione dell’udienza. Rischia una pena massima di 14 anni di carcere.

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Immagine di copertina:  ©Jean-Pierre Dalbéra da Wikipedia CC2.0