Perché Google Street View non funziona bene in Germania
Ancora oggi molte strade tedesche sono oscurate su Google Street View: la privacy per i tedeschi è importantissima e ha origini storiche.
Street View è un servizio Google che consente di avere fotografie panoramiche delle strade segnate su Google Maps. Lanciato nel 2007, oggi copre gran parte dei paesi del mondo. In Germania il servizio è disponibile dal 2010, ma ha incontrato numerose difficoltà e resistenze da parte dei cittadini, riluttanti a condividere foto della facciata di casa. Tranne le città più grandi, gran parte del territorio tedesco non è ancora coperto dalla mappatura street view: i tedeschi, infatti, sono molto sensibili alla riservatezza dei propri dati personali a causa di un passato repressivo.
La controversia tedesca con Google Street View
Nel 2010, il piano di Google era mappare 20 città tedesche entro la fine dell’anno. In agosto, molti cittadini tedeschi si sono opposti con forza: alcune delle macchine fotografiche degli operatori sono state vandalizzate. Ilse Aigner, all’epoca Ministro Tedesco per la Protezione dei Consumatori, definì il progetto di Google una «violazione senza precedenti della sfera privata delle persone». Nell’agosto 2010 lo Spiegel ricostruisce l’acceso dibattito tra il governo tedesco e Google: mentre i politici insistevano sul diritto alla privacy, criticando il «delirio di onnipotenza» americano, altri riconoscevano la natura pubblica delle strade e delle facciate delle case: «Nessun residente può vietare alle persone di guardare la facciata della propria casa se si trova su una strada pubblica. Le strade appartengono a tutti, e questo significa anche a Google. Se l’attuale legislazione sulla privacy dovesse essere implementata, le strade dovrebbero essere dichiarate proprietà privata. E la dimensione pubblica della città scomparirebbe». Ad oggi, molte facciate nelle strade tedesche sono ancora oscurate.
I tedeschi e la privacy
I tedeschi hanno un senso della privacy molto forte: tengono molto alla sicurezza dei dati personali, ma non si fanno problemi, per esempio, a mostrarsi nudi. La nudità pubblica è una consuetudine diffusa in Germania. Il FKK, o Freikörperkultur, è il «movimento del corpo libero» e dell’espressione sessuale. Tuttavia, i tedeschi sono estremamente possessivi nei confronti della loro privacy online (cronologia delle ricerche su Google, nomi, indirizzi e foto) per precise ragioni storiche. Durante il Terzo Reich la Gestapo controllava ossessivamente i cittadini. La situazione non cambiò con l’avvento della DDR e l’attività repressiva della Stasi (Staatssicherheit) contro le rivolte e i dissidenti del regime. Mentre la Germania dell’Ovest ampliava e definiva la legislazione sulla privacy: nel 1979, ha gettato le basi per il Bundesdatenschutzgesetz, la legge federale sulla protezione dei dati personali. Come si legge nel primo articolo della Costituzione della Germania dell’Ovest: «La dignità umana sarà inviolabile. Rispettarlo e proteggerlo sarà dovere di ogni autorità statale». E’ tuttavia probabile che l’avanzare delle nuove generazioni e la familiarità con Google, i profili Facebook e Instagram porti a un ripensamento del senso della privacy tedesca.
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Immagine di copertina: © CC0 Pixabay