#WirvsVirus, la piattaforma creata dalla Germania per proporre soluzioni alla pandemia del Corona-virus

Il governo tedesco organizza un hackaton di solidarietà per cercare soluzioni alle sfide sociali legate al Coronavirus

Il governo federale ha dato il via giovedì 20 marzo ad un hackaton nazionale dal nome #WirvsVirus. Il progetto ha come scopo la progettazione di soluzioni digitali che possano essere utili nella lotta alla pandemia di Coronavirus (COVID-19). I partecipanti avranno a disposizione 48 ore per realizzare i loro progetti. Un hackathon è un evento al quale partecipano, a vario titolo, esperti di diversi settori dell’informatica: sviluppatori di software, programmatori e grafici (ma non solo). Un hackathon generalmente ha una durata variabile tra un giorno e una settimana e può avere finalità lavorative, didattiche, sociali. A chi si rivolge questo #WirvsVirus? L’evento è indirizzato ad esperti dell’industria tecnologica e dell’innovazione, nonchè a quella creativa. L’idea è di creare una piattaforma cooperativa tramite la quale si possano sviluppare prototipi o metodi per contrastare i problemi relativi alla pandemia che il mondo sta attraversando. Il link per iscriversi è https://wirvsvirushackathon.org ed è possibile scegliere in quale categoria partecipare. Tutti i partecipanti saranno poi divisi in gruppi, ognuno con una sfida diversa da risolvere. Nelle 48 ore di tempo, i gruppi dovranno concepire, realizzare e finalizzare il loro progetto L’hackathon nazionale #WirvsVirus è un evento organizzato in maniera congiunta dal governo federale e da sette iniziative tech di stampo sociale: Tech4Germany, Code for Germany, Initiative D21, Impact Hub Berlin, ProjectTogether, Prototype Fund e SEND e.V. Un hackaton simile ha un precedente: lo scorso 6 marzo, durante il picco del COVID-19 in Cina, si è svolto un hackaton di solidarietà per Wuhan. L’iniziativa è un tentativo di offrire nuove opportunità di partecipazione alla gestione della crisi tramite le reti digitali. L’imposizione della quarantena ha aumentato l’importanza dei nostri dispositivi tecnologici ed è il momento di elaborare nuove pratiche democratiche attraverso il digitale.

Il ruolo delle reti digitali durante la crisi e le mosse italiane

Come è emerso dalle prime settimane di quarantena, l’importanza dei mezzi di comunicazioni digitale sta crescendo di ora in ora, man mano che tutte le funzioni fondamentali della nostra società vengono limitate allo spazio domestico. Il Governo Italiano, che per primo ha affrontato l’emergenza, ha inserito nel decreto ‘Cura Italia’ una sollecitazione alle aziende che forniscono questi servizi. Dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno “al fine di far fronte alla crescita dei consumi dei servizi e del traffico sulle reti di comunicazioni elettroniche le imprese che svolgono attività di fornitura di reti e servizi di comunicazioni elettroniche intraprendono misure e svolgono ogni utile iniziativa atta a potenziare le infrastrutture e a garantire il funzionamento delle reti e l’operatività e continuità dei servizi”. «Le reti di telecomunicazione in questi giorni sono diventate il tessuto connettivo del Paese» ha dichiarato la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico Mirella Liuzzi (M5S) e questa decisione è un primo passo verso una maggiore attenzione al problema. Inoltre, riemerge la questione troppo spesso dimenticata del digital divide. Per divario dgitiale si intende il divario presente tra quanti possono accedere alle moderne reti di comunicazione digitale e quanti ne sono invece esclusi. E’ chiaro che in un momento storico come il nostro, è quanto mai fondamentale rimediare a questo divario cercando di fornire i servizi migliori a tutta la popolazione. In quest’ottica va letto un passaggio del decreto: “gli interventi e le misure – dice la Relazione illustrativa del decreto –  devono rivolgersi a tutto il territorio nazionale e non concentrarsi su segmenti di clientela e aree secondo pure logiche di mercato. Le misure dovranno, infatti, consentire di colmare il divario digitale nella dotazione dei servizi delle famiglie italiane, per poter mettere tutti nelle condizioni di svolgere attività lavorative e scolastiche dalla propria abitazione”. Resta da capire se questo permetterà un intervento più veloce sulle reti italiane ma è un segnale di ciò che Internet dovrà attraversare nell’era del Coronavirus. Intanto, l’iniziativa ‘Solidarietà Virale Italia’, è un primo passo di organizzazione delle pratiche di innovazione sociale volte a contrastare la pandemia e i suoi impatti sulla società.

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Immagine di copertina: Pixabay