Le aperture della Chiesa evangelica tedesca e la comunità LGBTQ+ , un approccio lontano da quello di Roma
La Chiesa evangelica in Germania ha attuato delle riforme per favorire l’inclusione della comunità LGBTQ+ nell’organizzazione religiosa
Le affermazioni anti-queer del pastore di Nordstemmen
Tuttavia, alcune chiese locali più conservatrici non permettono ancora la benedizione o il matrimonio. Allo stesso modo, alcuni membri del clero disapprovano gli atteggiamenti di apertura e inclusione dell’EKD. Lo scorso maggio avevano fatto scalpore le affermazioni del pastore Marcus Piehl di Nordstemmen. In una lettera parrocchiale aveva scritto che l’unica famiglia accettabile è quella con una madre e un padre e che il comportamento liberale assunto dalla Chiesa è “un attacco all’ordine di Dio”. La Chiesa evangelica di Hannover si è subito dissociata dalle dichiarazioni di Piehl e, nonostante le successive scuse del pastore, ha deciso di allontanarlo dalla sua comunità.
L’atteggiamento della Chiesa cattolica
Il Vaticano ha sempre mantenuto una rigida linea di condotta per quanto riguarda il tema dell’omosessualità e la comunità LGBTQ+. Tuttavia, in diverse occasioni, le dichiarazioni del papa si erano dimostrate a favore di una Chiesa più inclusiva. Per questo, il divieto di marzo di concedere qualunque forma di benedizione alle coppie omosessuali, è stata una delusione per molti. È una pratica già permessa in molte Chiese riformate e protestanti e più recentemente anche nelle chiese anglicane del Regno Unito. In Germania il “no” di Roma ha suscitato particolare indignazione. Così, lo scorso 10 maggio, oltre 100 chiese in tutto il Paese hanno organizzato delle benedizioni pubbliche per coppie etero e gay senza distinzioni. La volontà di rinnovarsi è anche una necessità per la Chiesa cattolica in Germania. Infatti, lo scandalo del 2010 sugli abusi sessuali di minori da parte di sacerdoti e religiosi tedeschi ha allontanato moltissimi fedeli. “Tra quelli che hanno abbandonato la nostra chiesa ci sono molte coppie gay” spiega il sacerdote Reinhard Kleinewiese, “ma questa giornata è stata comunque importante per ribadire il fatto che noi non siamo affatto d’accordo con Roma su certe questioni e divieti”.
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