L’allenatore del Werder Brema si è dimesso. È accusato di avere un Covidpass falso
Markus Anfang non è più l’allenatore del Werder Brema. Si è dimesso in seguito all’accusa di aver utilizzato un certificato di vaccinazione falso
Anche il mondo del calcio è stato scosso da un presunto caso di Covidpass contraffatto. La procura di Brema ha aperto un’indagine contro l’allenatore del Werder Brema Markus Anfang, accusato di aver utilizzato un certificato di vaccinazione falso. In seguito alle accuse, arrivate dopo la denuncia del Dipartimento della Salute di Brema, Anfang ha deciso di dimettersi. “A causa della situazione ormai estremamente stressante per il club, la squadra, la mia famiglia e anche per me stesso, ho deciso di lasciare il mio incarico di capo allenatore del Werder Brema con effetto immediato”, ha annunciato. Insieme a lui, ha lasciato il club anche il suo co-allenatore Florian Junge, su cui pendono le stesse accuse.
Cheftrainer Markus Anfang und Co-Trainer Florian Junge sind mit sofortiger Wirkung von ihren Ämtern beim SV #Werder zurückgetreten.
Alle Infos ➡️ https://t.co/kOWBESAQeq pic.twitter.com/Ldv4S8MdJ0
— SV Werder Bremen (@werderbremen) November 20, 2021
Anfang nega tutte le accuse
La polizia si è recata venerdì alla residenza privata di Anfang con un mandato di perquisizione. “Abbiamo ottenuto un mandato che ci avrebbe permesso di perquisire la sua casa, ma non è stato necessario. I documenti che volevamo sono stati messi a nostra disposizione”, ha riportato il procuratore Frank Passade. Markus Anfang e il collega Junge hanno collaborato e consegnato i loro Covidpass e altri documenti alle autorità. Finora, Anfang ha negato con sicurezza tutte le accuse. “Ho ricevuto entrambe le dosi in un centro vaccinale ufficiale come qualsiasi altro cittadino, e ho poi fatto digitalizzare il pass in farmacia. Naturalmente, ho dato per scontato che tutto fosse in ordine. Spero vivamente che la questione venga chiarita rapidamente”, ha dichiarato Anfang.
La reazione del Werder Brema e della Lega Calcio Tedesca (DFL)
“L’accusa è grave”, ha detto l’amministratore delegato del Werder Brema Frank Baumann in un’intervista pubblicata sul sito del club sabato scorso. Fino a venerdì, Baumann dichiarava di fidarsi della parola di Anfang e di non dubitare del fatto che l’allenatore fosse davvero vaccinato. Con l’apertura dell’indagine, però, ha ammesso: “C’era da temere che la questione non potesse essere risolta da un giorno all’altro e che potesse trascinarsi nel tempo. Questo avrà un impatto non solo a livello sportivo, ma anche in generale sull’immagine del club”. La Lega Calcio tedesca (DFL) si è espressa invece così sulla questione: “Non conosciamo i fatti. Tuttavia, se il sospetto che è stato sollevato fosse confermato, sarebbe un affronto inaccettabile per tutti coloro che si sono vaccinati negli ultimi mesi e hanno così dato il loro contributo al contenimento del Coronavirus”. Anfang è subentrato come capo allenatore a Brema solo in estate. Avrebbe dovuto riportare i bianco-verdi di nuovo in Bundesliga, dopo la loro prima retrocessione in Zweite Bundesliga in 41 anni. La DFL però, dà dall’inizio della pandemia sostegno e valore alla campagna vaccinale, e non può ignorare un’accusa così grave.
Im Gespräch mit https://t.co/TGSON4CYMH nimmt Frank #Baumann, Geschäftsführer Fußball beim SV #Werder Stellung zum Rücktritt von Markus #Anfang.
Das ausführliche Interview in voller Länge ➡️ https://t.co/LaSgbyhM3d pic.twitter.com/Vrc8HRUyep
— SV Werder Bremen (@werderbremen) November 20, 2021
In copertina: Markus Anfang, Screenshot da YouTube
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