La nuova variante sudafricana è arrivata in Europa

La nuova variante sudafricana di Coronavirus è già arrivata in Europa

Il primo caso di paziente infettato dalla nuova variante sudafricana di Coronavirus B.1.1.529 è stato registrato in Belgio come dichiarato venerdì 26 novembre dal Ministro della Sanità belga Frank Vandenbroucke durante una conferenza stampa. Si tratta del primo caso accertato in Europa. Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa internazionali si tratta di una persona non vaccinata rientrata dall’Egitto l’11 novembre che aveva manifestato i primi sintomi il 22 novembre come confermato anche dal virologo belga Marc Van Ranst. La Germania, venerdì 26 novembre, prima ancora di sapere del nuovo caso in Belgio, aveva messo il Sud Africa nella lista dei Paesi a rischio varianti e ha poi tagliato parte dei collegamenti aerei con alcuni Paesi dell’Africa meridionale: Sudafrica, Lesotho, Eswatini, Namibia, Zimbabwe, Botswana. Lo stesso hanno fatto anche Italia, Israele e Regno Unito.

La Presidentessa della Commissione europea Ursula von der Leyen ha dichiarato su Twitter che “Gli accordi dell’Unione Europea con i produttori del vaccino dicono che il farmaco deve essere subito adattato alle nuove varianti man mano che emergono. L’Europa ha preso precauzioni”. Pfizer, uno dei produttori del vaccino contro il Covid, ha dichiarato che ci vorranno almeno 15 giorni per avere i risultati riguardo all’efficacia del farmaco contro la variante sudafricana.

La nuova variante sudafricana preoccupa la Germania, in ginocchio per la quarta ondata

“Questa nuova variante ci preoccupa molto. Per questo motivo abbiamo agito subito inserendo il Sudafrica nella lista dei Paesi a rischio varianti. L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno ora è la diffusione di una nuova variante che causi ancora più problemi” ha dichiarato il Ministro della Salute federale Jens Spahn a seguito della decisione. La Germania è stata letteralmente travolta dalla quarta ondata ed è sicuramente uno dei Paesi europei più colpiti, complice anche una bassa percentuale di popolazione vaccinata. Secondo i dati diffusi dal Robert Koch Institut – aggiornati a venerdì 26 novembre – sono stati registrate 76.441 nuove infezioni e 357 morti nelle ultime 24 ore. Pochi giorni fa, in Germania, sono stati superati i 100.000 morti a causa del virus.