La Germania vuole vietare l’uso della Stella di David nei cortei anti-restrizioni

Il commissario per la lotta contro l’antisemitismo Felix Klein chiede il divieto di utilizzo della Stella di David durante le manifestazioni anti-restrizioni.

Felix Klein, commissario federale per la lotta contro l’antisemitismo, ha chiesto a città e comuni di proibire l’utilizzo della Stella di David nei cortei anti-restrizioni. Sempre più manifestanti avrebbero fatto uso del simbolo della segregazione e dell’oppressione degli ebrei, combinandolo con la scritta “ungeimpft” (“non vaccinato”, in tedesco) con caratteri che ricordano quelli della lingua ebraica. Avrebbero così equiparato la loro situazione durante la pandemia alle persecuzioni patite dagli ebrei sotto il nazionalsocialismo. “Se le persone indossano la cosiddetta stella a sei punte durante le manifestazioni, traendo così paragoni che mettono in prospettiva l’Olocausto, si dovrebbe poter procedere contro di esse penalmente”, ha spiegato Klein al quotidiano Tagesspiegel. Come anche chiarito dal politologo tedesco ed esperto di antisemitismo Hajo Funke in un’intervista con il “Times of Israel”, mentre il negazionismo è esplicitamente contrario alla legge, la relativizzazione dell’Olocausto è più difficilmente perseguibile. È proprio per questo motivo che il divieto, per aver successo in tribunale, dovrebbe passare come atto congiunto delle forze dell’ordine e del Ministero dell’interno.

Monaco e Wiesbaden, prime città ad accogliere l’appello di Klein

Il commissario Klein aveva per la prima volta sollevato la questione lo scorso anno, trovando subito supporto da parte dei leader della comunità ebraica tedesca e delle autorità politiche. Nel maggio scorso fu Monaco la prima città a vietare ai manifestanti di portare la stella ebraica durante le manifestazioni contro le restrizioni. L’esempio fu poi seguito anche da Wiesbaden nel mese di luglio. Il sindaco della capitale dell’Assia si era all’epoca esposto a riguardo, sottolineando quanto tali pratiche siano assolutamente intollerabili in quanto sminuirebbero la gravità dei crimini perpetrati dal regime nazista. In considerazione del significativo aumento del numero di episodi antisemiti, Felix Klein continua ad invitare non solo le autorità, ma anche i cittadini stessi ad agire personalmente nella loro vita quotidiana. “L’indifferenza è il nostro più grande nemico”, ricorda Klein. “Abbiamo bisogno di una società civile vigile, agguerrita e coraggiosa per sconfiggere le tendenze antisemitiche là dove lo Stato da solo non può rimediare”.

In crescita anche l’abuso di simboli della resistenza al nazifascismo

Desta preoccupazione anche il vasto utilizzo di altri simboli legati ai movimenti di resistenza al regime nazista. I manifestanti si sono infatti spesso paragonati a Sophie Scholl e ad altri membri del gruppo tedesco della “Rosa Bianca”, nonché ad Anna Frank, l’adolescente ebrea che raccolse le sue memorie nel famoso Diario prima di morire nel campo di concentramento di Bergen-Belsen. Secondo Klein le proteste in opposizione alle restrizioni avrebbero offerto l’ambiente ideale per l’ulteriore sviluppo di tendenze già evidenti da tempo. Da legittima partecipazione alla vita sociopolitica, le manifestazioni si sono così trasformate in “un ricettacolo di antisemiti, fanatici della cospirazione, negazionisti dell’Olocausto e nemici della democrazia”

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Immagine di copertina: Stella di David da Pixabay