La Germania donerà le eccedenze di AstraZeneca
La Germania donerà le eccedenze di vaccino AstraZeneca ad agosto.
Mercoledì 7 luglio il governo tedesco ha dichiarato che donerà le dosi eccedenti di vaccino AstraZeneca ai paesi a basso reddito. La donazione, che avverrà nel mese di agosto, sarà principlamente effettutata tramite il programma delle Nazioni Unite COVAX. Un secondo carico di dosi, più ridotto, sarà invece destinato ai paesi balcanici.
La decisione della Germania
Il governo tedesco ha deciso di consegnare almeno 500.000 dosi di vaccino al programma internazionale COVAX, cui scopo è garantire l’accesso al vaccino anche ai paesi più poveri. Circa l’80% dei vaccini eccedenti della Germania sarà donato nell’ambito del progetto COVAX, mentre il 20% sarà offerto direttamente ai paesi dei Balcani occidentali e ai membri del Partenariato orientale.
Per via dei potenziali effetti collaterali provocati da AstraZeneca, la maggioranza della popolazione tedesca preferisce il vaccino BioNTechn/Pfizer. Questa settimana, il ministro della salute Jens Span ha inoltre annunciato che coloro che hanno già ricevuto una prima dose di AstraZeneca potranno ricevere BioNTechn/Pfizer o Moderna come seconda dose. Anche la Cancelliera tedesca Angela Merkel, in seguito alla somministrazione di una prima dose AstraZeneca, ha preferito sottoporsi ad una seconda dose di Moderna. In un’intervista, la Merkel ha dichiarato: “Vorrei ringraziare tutti coloro che sono coinvolti nella campagna di vaccinazione e tutti coloro che sono stati vaccinati. La vaccinazione è la chiave per superare la pandemia.” Il vaccino AstraZeneca non figura nei piani d’acquisto della Germania per il prossimo anno.
L’iniziativa internazionale COVAX
COVAX (COVID-19 Vaccines Global Access) è un programma internazionale il cui obiettivo è consentire un accesso equo alla diagnosi, ai trattamenti e ai vaccini anti COVID-19. Questa iniziativa è stata proposta dalle Nazioni Unite e i suoi partner, tra cui la Germania e la Cina. La Cina ha assunto un ruolo rilevante nella donazione di vaccini, fornendo ben 414.000 dosi per i paesi più poveri, come i Paesi dei Balcani occidentali – Albania, Kosovo, Montenegro, Macedonia del Nord e Serbia. L’iniziativa mira a rendere accessibili i vaccini ai paesi meno sviluppati, così da vaccinare un numero più alto della popolazione mondiale.
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