Italiano cade dal Memoriale delle vittime dell’Olocausto di Berlino. Ferito gravemente
Turista italiano di 21 anni salta da uno dei blocchi che compongono il Memoriale delle vittime dell’Olocausto. Cade da circa 8 metri, ferito gravemente.
Domenica notte un giovane turista italiano di 21 anni è salito su una delle 2.711 stele del Memoriale delle vittime dell’Olocausto a Mitte. Non rendendosi conto dell’altezza, trovandosi probabilmente in un punto buio, è saltato giù cadendo sulle scale di un’uscita di emergenza. I vigili del fuoco, allertati intorno alle 00:40, hanno dichiarato che l’italiano è caduto da circa otto o nove metri. Oltre ai vigili del fuoco, anche ambulanza e polizia si sono precipitati sul posto. Il ragazzo è arrivato in ospedale intorno all’1:25 con un trauma cranico. Non sono ancora chiari i motivi dell’incidente. Le forze dell’ordine, comunque, per ora escludono che qualcuno l’abbia spinto o altri tipi di influenze esterne.
Non è la prima volta che si verificano episodi irrispettosi al Memoriale
Già all’inizio di novembre il Memoriale aveva fatto notizia per un altro episodio spiacevole accaduto al suo interno. Due poliziotti in divisa si sono ripresi mentre facevano dei piegamenti sui blocchi del monumento berlinese. Il video ha suscitato polemiche non solo per la mancanza di rispetto nei confronti di un luogo che ricorda il dolore e la perdita di milioni di persone, ma soprattutto perché i due uomini rappresentavano con la loro uniforme lo Stato tedesco. Barbara Slowik, a capo delle forze dell’ordine di Berlino, si è scusata con la comunità ebraica per la cattiva condotta degli agenti.
Le polemiche e il pensiero di Peter Eisenman
Dal 2005, anno in cui è stato inaugurato, il Memoriale è stato oggetto di numerose discussioni. I pic-nic improvvisati sulle stele e le foto inappropriate di turisti, celebrità e influencer hanno spesso indignato non solo la comunità ebraica, ma l’opinione pubblica in generale. Addirittura, nel 2009, la compagnia aerea Easyjet ha reso il Memoriale di Berlino il set di un servizio fotografico di moda per la sua rivista di bordo. La stessa Fondazione che gestisce il monumento si dichiarò contrariata dalle foto di Easyjet, che si è poi scusata pubblicamente. C’è chi vede quel dedalo di blocchi di cemento come un luogo sacro in cui meditare in silenzio sulle atrocità della storia. Ed è un punto di vista assolutamente comprensibile. Ma a quanto pare non è il punto di vista di Peter Eisenman, l’architetto – ebreo statunitense – che l’ha progettato. Eisenman non è dispiaciuto che il Memoriale venga usato come una sorta di labirinto-parco giochi. Vuole che sia un luogo che ricordi la vita, che “viva con la città” e che ognuno interpreta a modo suo.
In copertina: Memoriale delle vittime dell’Olocausto, CC0 Public Demain, Foto di Mark de Jong da Unsplash