Sistema controllo passaporti UE, Daniel Schludi da Unsplash CC0

In UE i non residenti pagheranno 7€ per il controllo passaporti all’aeroporto

Scansione del passaporto e tassa di 7 euro: in arrivo nel 2022 due grandi cambiamenti per i viaggi all’interno dell’Unione Europea che interesseranno i non residenti

Ci sono due grandi cambiamenti in arrivo per tutti i cittadini non UE e non residenti che vorranno compiere un viaggio verso l’Unione Europea. A partire dal 2022, infatti, entreranno in vigore due nuovi sistemi di frontiera, che Bruxelles ha introdotto con due acronimi: EES e ETIAS. Il sistema EES (Entry/Exit System) introdurrà una nuova modalità di controllo dei confini europei. Verrà sostituito l’attuale sistema di sicurezza che si basa sulle guardie di frontiera con timbri sul passaporto, con un sistema elettronico che registrerà dettagli come il permesso di soggiorno del viaggiatore. Il sistema ETIAS (European Travel Information and Authorisation System), invece, coinvolgerà i turisti non residenti in UE che a partire da fine 2022 dovranno compilare un’autorizzazione online prima di viaggiare. L’autorizzazione ha durata di tre anni ed un costo di 7 euro.

Il nuovo sistema di entrata/uscita EES nel dettaglio

Con il nuovo sistema di entrata/uscita cambierà il modo in cui i confini esterni dell’UE sono controllati: si tratta essenzialmente di un aggiornamento della sicurezza. La commissione europea vuole sostituire l’attuale sistema che si basa sulle guardie di frontiera con un sistema elettronico che registra il permesso di soggiorno del viaggiatore. Il nuovo sistema sarà applicato nei confini esterni, se si entra quindi in qualsiasi paese dell’UE o della zona Schengen da un paese non UE.

Molti aeroporti hanno già scanner biometrici per passaporti, ma controllano solo che il passaporto sia valido e che la foto corrisponda al viso. Il sistema EES calcolerà anche quanto tempo i cittadini non UE visitatori potranno rimanere all’interno dell’Unione, in base al permesso di 90 giorni o al visto collegato al passaporto. Secondo la cosiddetta “regola dei 90 giorni”, infatti, i cittadini di molti paesi non UE, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Canada, Australia e Nuova Zelanda, possono trascorrere fino a 90 giorni su un periodo di 180 giorni nell’UE o nella zona Schengen senza bisogno di un visto. Il sistema controllerà inoltre se il passaporto sia mai stato segnalato per reati di immigrazione come il superamento di un visto. I cittadini extracomunitari che vivono in un paese dell’UE, e che dispongono quindi di un documento di residenza, non saranno interessanti da questo nuovo sistema poiché hanno diritto a soggiorni illimitati nel loro paese di residenza.

Quali saranno gli effetti di questo cambiamento?

A parte un processo più tecnologico alla frontiera, ci saranno probabilmente due effetti principali. Per i cittadini non UE che hanno la residenza in un paese dell’UE potrebbe significare la fine del processo piuttosto incoerente di timbratura del passaporto. Per i visitatori dell’UE questo rafforza l’applicazione della regola dei 90 giorni. Non cambia la regola in sé, ma significa che chiunque tenti di soggiornare troppo sarà immediatamente individuato. L’altro obiettivo dichiarato della Commissione europea è la sicurezza, rendendo più facile individuare i rischi alla frontiera.

ETIAS, il sistema europeo di informazioni e autorizzazioni di viaggio, nel dettaglio

Il nuovo sistema ETIAS toccherà i cittadini non UE che non vivono permanentemente in un paese dell’Unione o hanno un visto, quindi i non residenti. Riguarda perciò i turisti, i proprietari di seconde case, coloro che sono in visita con la famiglia o che svolgono un lavoro a breve termine. Dal 2022, i viaggiatori dovranno compilare domanda online prima di partire.

L’autorizzazione avrà il costo di 7 euro, ma sarà gratuita per i minori di 18 anni e gli ultrasettantenni. Una volta rilasciata, dura tre anni, in modo che chi viaggia frequentemente non abbia bisogno di compilare una nuova domanda ogni nuovo viaggio. Il sistema è essenzialmente simile al visto ESTA richiesto per brevi soggiorni dagli Stati Uniti. L’introduzione è prevista per “la fine del 2022”, ma non c’è ancora una data precisa.

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Immagine di copertina: Controllo passaporti, Daniel Schludi on Unsplash CC0