Il passaporto vaccinale di un altro Paese, Italia compresa, è valido in Germania per superare le restrizioni

Il passaporto vaccinale rilasciato in un Paese straniero è valido anche in Germania. Chi si è vaccinato nel proprio Paese di origine, può godere lo stesso delle libertà introdotte il 13 maggio

La campagna vaccinale sta procedendo in maniera diversa in ogni Paese. Qualcuno, avendo la possibilità di vaccinarsi nel proprio Stato di origine prima di riuscire a farlo in Germania, ha optato per questa possibilità. Ma rimangono i dubbi sulla possibilità di poter usare un passaporto vaccinale estero anche in Germania. La risposta è sì. “Un passaporto per le vaccinazioni rilasciato in inglese, francese, tedesco, italiano o spagnolo, una conferma scritta o un formato digitale sono sufficienti come prova di un’immunizzazione completata”. Questa è la risposta ad una mail di un portavoce del Ministero della salute. Il passaporto vaccinale è molto importante perché, dal 13 maggio, permette di viaggiare tranquillamente, ed entrare ovunque, senza la necessità di dover fare un tampone. La cosa importante è che il vaccino sia tra quelli riconosciuti in Germania, e che i tempi vengano rispettate secondo le norme del paese. In Germania, una persona è considerata completamente vaccinata contro il virus due settimane dopo una seconda iniezione con vaccini di Moderna, Pfizer / Biontech o AstraZeneca o dopo una sola iniezione del vaccino Johnson & Johnson.

In attesa del “green pass”

Il certificato ufficiale, che funzionerà in tutta Europa come passaporto vaccinale, è il “green pass”, ancora in fase di elaborazione. Il Ministero della sanità tedesco sostiene che sarà disponibile a partire da luglio 2021. Per ora, è sufficiente il passaporto vaccinale giallo cartaceo, utilizzato per documentare tutte le vaccinazioni. Il Ministero della sanità aggiunge che si provvederà a creare un passaporto vaccinale digitale. Questo servirà come supporto ulteriore per dimostrare di aver effettuato il vaccino contro SARS-coV-2 ma potrebbe essere un problema per i più anziani, che non hanno dimestichezza con la tecnologia. Proprio per questo il Ministero della sanità ha dichiarato che i certificati cartacei rimarranno validi anche dopo aver sviluppato la versione digitale.

Come inserire il vaccino fatto all’estero sull’ “Impfpass”

L’ “Impfpass” è un certificato vaccinale di colore giallo, rilasciato secondo le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS). Chi ha effettuato il vaccino fuori dalla Germania e vuole inserirlo sull’ “Impfpass”, deve contattare il proprio medico di base. Nella maggior parte dei casi, provvederà a registrare sul libretto giallo la vaccinazione effettuata. All’interno del libretto, ci sono tre colonne: data, produttore e lotto del vaccino e firma e timbro del medico. Nella prima colonna il medico annota la data della somministrazione del vaccino. Accanto c’è il nome del vaccino e la designazione del lotto. Infine, viene inserito il nome del medico, insieme a una firma e un timbro.

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In copertina: © vaccino coronavirus