neonazista estremisti di destra©GFDL 1.2https://de.wikipedia.org/wiki/Neonazismus#/media/File:Neonazi-skinheads-weiss-und-stolz.jpg

Germania, nel 2020 record di crimini di estrema destra da 20 anni

Nel 2020 la polizia tedesca ha registrato un preoccupante aumento dei crimini di estrema destra

Il Ministro degli interni federale Horst Seehofer ha affermato come i crimini legati a ideologie di estrema destra siano drammaticamente aumentati nell’ultimo anno. Stando ai dati ufficiali nel 2020 si sono infatti registrati 24.000 crimini di questo genere, con un aumento del 6% rispetto all’anno precedente. Si tratta del dato più alto da 20 anni a questa parte, cioè da quando il Governo ha cominciato a registrare il numero di crimini legati a ideologie di estrema destra. Seehofer ha inoltre dichiarato che il dato dimostra una crescente “brutalizzazione” della società e rappresenta una delle più grandi minacce per la stabilità del Paese.

I gruppi di estrema destra nel mirino degli investigatori

I crimini registrati vanno dall’ostentazione di simboli nazisti fino ad arrivare alle aggressioni e agli omicidi. Vittime delle violenze sono immigrati, rifugiati e tedeschi di colore. Inoltre, dall’inizio della pandemia, sono aumentati gli attacchi contro gli individui di origine asiatica.  L’aumento dei crimini implicano anche una maggiore sorveglianza da parte della polizia dei gruppi di estrema destra. Infatti, come dichiarato dal Ministro Seehofer, “l’estremismo di destra è la più grande minaccia per la sicurezza del nostro Paese, poiché la maggior parte dei crimini razzisti sono commessi da persone all’interno di questo gruppo”. Pochi mesi fa anche Alternative für Deutschland, il partito populista di destra tedesco, era finito al centro dell’attenzione del servizio di intelligence nazionale, sospettato di estremismo di destra.

Crimini sulle piattaforme social e aumento delle violenze contro gli individui di origine asiatica

La pandemia ha significativamente intensificato i reati di odio commessi nei confronti delle persone di origine asiatica.  Si tratta di quasi 3.560 crimini, di cui 500 atti violenti, direttamente collegati alla crisi sanitaria. Questo tipo di discriminazione comprende varie forme di reati, dagli insulti sino a vere e proprie violenze fisiche. Nel complesso si registra un aumento dei crimini di odio sulle piattaforme digitali, in particolar modo sui social media. Le restrizioni dettate dalla pandemia, hanno fatto sì che si intensificasse l’utilizzo di questi media anche come mezzo di denigrazione e per perpetuare atti di razzismo nei confronti del diverso. Ne è un esempio il recente arresto, avvenuto martedì scorso a Berlino, di un uomo 53 anni sospettato di aver inviato oltre 100 minacce di morte contro stranieri tramite social media. I messaggi inviati contenevano parole di odio e contenuti offensivi, ed erano tutti firmati dal codice NSU 2.0, acronimo di un gruppo neonazista di estrema destra, il National Socialist Underground, che dal 2000 al 2007 ha provocato la morte di 10 persone.

 

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Immagine di copertina: neonazista ©GFDL 1.2