Germania, firmato l’accordo di coalizione tra socialdemocratici, Verdi e liberali
Dopo quasi due mesi dalle elezioni del 26 settembre la nuova coalizione formata da Spd (socialdemocratici), Verdi e Fdp (Liberaldemocratici) ha raggiunto un accordo. Guideranno la Germania nei prossimi quattro anni.
Mercoledì 24 novembre dopo 59 giorni dalle ultime elezioni la nuova coalizione che guiderà la Germania per 4 anni ha firmato un accordo di coalizione. Dopo dure trattative che sono andate avanti per settimane la cosiddetta ‘coalizione semaforo’ – così definita dai colori associati ai partiti, quindi rosso per l’Spd, giallo per l’Fdp, verde per i Grüne – si è presentata al popolo tedesco ed è pronta a insediarsi al Bundestag. Finisce così, ufficialmente, l’era di Angela Merkel che ha guidato il Paese per 16 anni. Il suo posto verrà preso da Olaf Scholz, leader dell’Spd – partito che ha vinto le ultime elezioni – vice Cancelliere e Ministro delle Finanze per il Governo Merkel. Per ora non sono ancora stati resi noti i nomi dei Ministri che guideranno i vari dicasteri. Anche se è abbastanza probabile che la candidata Cancelliera dei Verdi Annalena Baerbock venga nominata Ministra degli Esteri mentre il leader dei liberali, Christian Lindner, vada a sostituire Scholz al Ministero delle Finanze. Secondo la Süddeutsche Zeitung otto Ministri saranno uomini mentre nove saranno i dicasteri guidati da donne.
Senza alcun dubbio il cancellierato di Scholz si apre con una serie di sfide molto difficili da affrontare. Prima su tutte la gestione della pandemia con una drammatica quarta ondata che, nelle ultime settimane, ha letteralmente travolto e messo in ginocchio la Germania.
Le sfide che il nuovo Governo dovrà affrontare e i principali punti nell’agenda politica
Sicuramente il periodo storico in cui si sta per insediare il nuovo Governo è uno dei più complicati e difficili degli ultimi anni. La sfida principale è certamente quella legata alla pandemia da Coronavirus. È sotto gli occhi di tutti come la Germania – per tutta una serie di fattori – sia uno dei Paesi europei più colpiti dalla quarta ondata di contagi. Pochi giorni fa, proprio la coalizione semaforo, aveva presentato un nuovo pacchetto di dure restrizioni per tentare di arginare l’aggravarsi dell’emergenza sanitaria. Già i partiti dell’opposizione – tra cui la Cdu di cui fa parte la Cancelliera uscente Angela Merkel – avevano criticato fortemente le nuove misure. Erano infatti state giudicate insufficienti e avevano minacciato di non far passare la legge al Bundesrat, il Parlamento degli Stati federali. Uno scenario che, però, non si è avverato. Il nuovo Cancelliere Olaf Scholz dovrà quindi riuscire a evitare che la situazione peggiori sempre di più portando a un collasso del sistema sanitario e a un ulteriore peggioramento della curva dei contagi.
Dovrà, inoltre, far sì che la Germania continui ad essere la prima potenza europea continuando sul solco tracciato da Angela Merkel che, nel corso del suo cancellierato aveva portato lo Stato tedesco dall’essere il ‘malato d’Europa’ a diventare la ‘locomotiva d’Europa’. Fondamentale, in questo senso, una maggiore coesione e un rafforzamento dei rapporti con gli altri Stati membri dell’Unione Europea. Data anche la presenza dei Verdi all’interno della coalizione di Governo molto importante sarà lo sviluppo di una seria agenda politica legata all’ambiente che porterà la Germania – secondo anche il programma elettorale dell’Spd stesso – alla completa neutralità climatica entro il 2045.
Tra i punti focali portato avanti dalla coalizione anche due aspetti legati al welfare, quindi per il maggior benesse dei cittadini tedeschi. Il primo è l’innalzamento dei salari. L’obiettivo, non semplice, è quello di redigere nuovi contratti collettivi e un innalzamento della paga minima oraria a 12 euro l’ora contro gli attuali 9,60. Inoltre, partendo dall’assunto che ‘la casa è un diritto di tutti’ la nuova coalizione vuole creare più abitazioni costruendo 400.000 appartamenti all’anno, di cui 100.000 finanziati con fondi pubblici. Nelle intenzioni del Governo verrà limitato l’aumento indiscriminato del canone dell’affitto che seguirà il tasso di inflazione e verrà migliorato il Mietenspiegel, il tetto degli affitti attivo a livello federale, a vantaggio di tutti gli inquilini evitando, così, che vengano introdotte leggi come il Mietendeckel di Berlino che vengano poi dichiarate incostituzionali.
Immagine di copertina: Bundestag – Germania ©karlherl da Pixabay – Licenza Pixabay