Come funziona il Green Pass tedesco e un confronto con l’Italia

Su alcune testate giornalistiche italiane in molti dichiarano che in Germania non vi è alcun Green Pass, un’affermazione del tutto falsa. Punto per punto come funzionano le restrizioni in Germania e un confronto con l’Italia

In Germania, dal 23 agosto, è stato introdotto la regola delle 3G dove la G sta per le iniziali delle parole tedesche ‘geimpft’, ‘genesen’, ‘getestet’ che, tradotte, stanno a significare ‘vaccinati’, ‘guariti’, ‘testati’. L’introduzione del sistema era stato deciso, a livello federale, durante un vertice tra Governo federale e Länder svoltosi il 10 agosto. Questo significa che, per entrare in molte attività commerciali, così come per partecipare a numerosi eventi, bisognerà dimostrare di aver completato il ciclo vaccinale, essere guariti dal Covid da non più di 6 mesi o presentare un test rapido negativo. La ‘regola delle 3G’ scatta in automatico nelle zone in cui l’incidenza ai 7 giorni dei contagi superi il dato di 35 contagi ogni 100.000 abitanti in una settimana. Al di sotto di questa soglia ogni Land può introdurre le restrizioni che riterrà più opportune. Di fatto la ‘regola delle 3G’ è molto simile al tanto criticato Green Pass italiano, ma con alcune piccole differenze, in alcuni casi anche più severe. Vediamole tutte.

Come e dove verrà applicata la ‘regola delle 3G’, il Green Pass tedesco

Come scritto, per poter partecipare a numerose attività sociali in Germania, bisognerà rispettare alcuni requisiti. Secondo la ‘regola delle 3G’ si intende ‘vaccinato’ chiunque abbia completato il ciclo vaccinato da almeno 14 giorni; ‘guarito’ chiunque sia risultato positivo al Covid non meno di 28 giorni e non più di 6 mesi prima; ‘testato’ chiunque abbia il risultato negativo di un tampone rapido (effettuato nelle 24 ore precedenti) o PCR (valido per 48 ore). La ‘regola delle 3G’ si applicherà per entrare nelle seguenti attività:

  • Ristoranti, bar e pub (all’interno)
  • Hotel. Inoltre i turisti dovranno sottoporsi a un tampone ogni tre giorni se non completamente vaccinati o guariti
  • Eventi musicali e sportivi (all’interno)
  • Cinema e teatri
  • Club e discoteche
  • Parrucchieri, saloni di bellezza, studi di tatuaggi, massaggiatori
  • Palestre e piscine
  • Zoo e parchi divertimento
  • Ospedali e case di cura
  • Sale scommesse

Al momento la ‘regola delle 3G’ non verrà applicata per poter accedere

  • nei luoghi di lavoro,
  • nei mercati all’aperto,
  • nei supermercati e negozi che vendono generi alimentari,
  • nelle farmacie,
  • negli ambulatori medici,
  • nei mezzi di trasporto pubblici e anche nei luoghi di culto.

Alcune regole potranno essere inasprite dai singoli Länder. Ad esempio, a Berlino, anche per accedere ai cinema open-air, verrà applicata la ‘regola delle 3G’ così come per gli eventi all’aperto con più di 100 partecipanti. Per quanto riguarda le scuole, a livello federale è obbligatorio per studenti e insegnati, effettuare due tamponi a settimana, a esclusione dei minori di 6 anni. Anche in questo caso, ogni Stato può decidere autonomamente di implementare i controlli. A questo link tutte le regole nel dettaglio adottate da ogni Land.

Le differenze tra la ‘regola delle 3G’ e il Green Pass italiano

Una delle principali differenze tra le regole tedesche e italiane è il fatto che, nel Bel Paese, il Green Pass viene emesso anche dopo una sola dose di vaccino. Inoltre sia il test rapido antigenico che il PCR non devono essere più vecchi di 48 ore. Da specificare che, rispetto all’Italia, in Germania ogni residente ha diritto a un test gratuito al giorno un’opzione che verrà tolta a partire dall’11 ottobre, quando i tamponi verranno messi a pagamento. In Italia c’è molta meno libertà decisionale da parte delle Regioni per inasprire o allentare le restrizioni. Dal 6 agosto, in Italia, il Green Pass è obbligatorio per accedere alle seguenti attività:

  • Servizi di ristorazioni seduti al tavolo al chiuso (incluse le mense aziendali)
  • Spettacoli ed eventi sportivi
  • Musei
  • Sagre e fiere, convegni e congressi
  • Concorsi pubblici
  • Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione
  • Centri termali e parchi divertimenti
  • Piscine, palestre e centri benessere

Uno degli aspetti che sicuramente faranno discutere – e che in Germania non verrà applicato, almeno in questa fase – è l’obbligo di esibire il Green Pass a bordo di alcuni mezzi pubblici. In Italia la Certificazione è necessaria per poter viaggiare su treni a lunga percorrenza, navi e traghetti ma anche per poter salire a bordo di autobus che collegano due Regioni differenti. Inoltre anche il personale delle scuole, delle Università e gli studenti dovranno essere in possesso del Green Pass per accedere alle lezioni. Sicuramente la decisione di rendere a pagamento i tamponi in Germania, così come in Italia, è stata presa nell’ottica di spingere sempre più popolazione a vaccinarsi per poter scongiurare il pericolo di un’altra ondata di contagi e il collasso del sistema sanitario.

Green Pass nei luoghi di lavoro: le differenze tra Italia e Germania

In Italia – dal 15 ottobre e, per ora, fino al 31 dicembre – verrà introdotto l’obbligo di esibire il Green Pass sia nei luoghi di lavoro pubblici che privati. I dipendenti che non esibiranno il certificato, come si legge nel testo pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, “sono considerati assenti ingiustificati fino alla presentazione della predetta certificazione e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2021, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro. Per i giorni di assenza ingiustificata non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento, comunque denominato”. In Germania, invece, non c’è la necessità di presentare il Green Pass per accedere al proprio posto di lavoro. Ma è stata recentemente introdotta una nuova legge che prevede, dal 1 novembre, che i dipendenti che non si siano volutamente vaccinati non vengano pagati nel caso in cui dovessero osservare un periodo di quarantena. È importante però sottolineare che agli stessi dipendenti, nel caso risultassero positivi, verrà comunque pagata la malattia.

A Berlino e in altri Stati federali è stata introdotta la regola delle 2G, un inasprimento del Green Pass

La libertà di inasprire alcune restrizioni lasciata dal Governo federale ai singoli Länder ha portato alla scelta di introdurre, per alcune attività, la regola delle 2G. Ciò significa che la partecipazione ad alcuni eventi o l’entrata in alcuni luoghi è riservata solo a ‘geimpft’ e ‘genesen’, cioè a vaccinati e guariti. Questa scelta è stata recentemente introdotta in alcuni Länder, come a Berlino o nella città Stato di Amburgo. Per quanto riguarda la capitale tedesca, secondo l’emendamento approvato a larga maggioranza dai membri del Senato, il modello 2G potrà essere introdotto – su base volontaria – dagli organizzatori di eventi o dai gestori delle attività. La regola potrà essere applicata per:

  • eventi all’aperto (sia culturali che sportivi),
  • ristoranti, bar, pub,
  • strutture ricettive,
  • cinema, teatri.
  • Sarà invece obbligatoria per accedere ai club al chiuso, alle saune  e ai bordelli.

Il vantaggio di scegliere l’applicazione del modello 2G è quello di non osservare un numero massimo di partecipanti e, questi ultimi, non dovranno indossare la mascherina e osservare la distanza di sicurezza. Rimane solo un limite per quanto riguarda gli eventi all’aperto, a cui potranno partecipare un massimo di 25.000 persone. La nuova normativa è entrata in vigore da sabato 18 settembre. Inoltre, da domenica 26 settembre, a Berlino non verranno più accettati i libretti vaccinali cartacei ma sarà necessario un certificato di vaccinazione contro il Coronavirus verificabile digitalmente.

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Immagine di copertina: Green Pass – Regola delle 3G Bild von Wilfried Pohnke auf Pixabay