La Germania ha trovato un modo per estrarre il litio dal Reno

La Germania dipende dalle importazioni estere per il litio, ma il Karlsruhe Institute of Technology ha sviluppato una tecnologia che potrebbe cambiare le cose

Metallo tenero color argento, il Litio è  l’elemento solido più leggero nella tavola periodica. Usato in medicina per la cura del disturbo bipolare, il suo utilizzo più massiccio avviene nel settore delle ceramiche, del vetro e nell’elettronica per la produzione di batterie. La Germania è un netto importatore di litio ma il Karlsruhe Institute of Technology (KIT) avrebbe sviluppato un metodo innovativo per estrarre il metallo dalle acque profonde del bacino superiore del Reno, con un procedimento minimamente invasivo per l’ambiente. I risvolti sia politici che economici sono evidenti: ulteriore avanzo per la bilancia dei pagamenti tedesca e possibilità di dipendere meno dalle importazioni extra-europee.

Nelle profondità del Reno giace un tesoro che aspetta solo di essere preso

La Germania ha sempre avuto un occhio di riguardo per l’ambiente. Oggi la riduzione dell’impatto ambientale da norma morale è diventata vincolante e lo sviluppo di tecnologie a basso inquinamento è diventata pressante. La migliore alternativa agli idrocarburi sono le batterie e la Germania fino a ieri non aveva un metodo profittevole per la produzione/estrazione del litio. Il Karlsruhe Institute of Technology potrebbe cambiare le cose: ha sviluppato un metodo a basso costo per l’estrazione di litio. Sembrerebbe che nelle acque profonde del Reno sia nascosto un tesoro che aspetta solo di essere portato alla luce. Sciolto nelle acque termali ci sarebbe il litio e la tecnologia sviluppata dal KIT garantirebbe una sua profittevole estrazione.

Il processo di produzione di lito nei paesi extra-europei è più inquinante della nuova tecnologia del KIT

La produzione di litio, sebbene in parte destinata al rimpiazzo degli idrocarburi, ha comunque un impatto ambientale. Il metodo sviluppato dal KIT sembra invece avere un bilancio di CO2 positivo se paragonato al metodo attualmente utilizzato nei paesi extra-europei. Questo garantirebbe che la Germania non importi litio per esportare “inquinamento” in altri paesi. Ovviamente c’è dell’altro: una produzione di litio nazionale renderebbe la Germania meno dipendente dalle importazioni, aumentando ancora il suo già considerevole avanzo commerciale. Inoltre nuovi posti di lavoro verrebbero a crearsi, fornendo un ulteriore incentivo alla crescita economica.

Leggi anche: Easyjet ha lanciato una nuova tratta Berlino – Ragusa

Studia tedesco via Zoom/Skype con lezioni private o collettive, corsi da 45 ore collettivi (max 8 persone) a 192 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

Immagine di copertina: Pixabay