Johann Gutenberg e come si arrivò all’invenzione della stampa a caratteri mobili

Se oggi ci sembra banale poter stampare infiniti fogli in pochissimo tempo, non lo era altrettanto nel passato. Ma a chi dobbiamo la comodità di questo meccanismo?

L’inventore della prima macchina da stampa in Europa è stato il tedesco Johann Gutenberg, che con la prima stampa a caratteri mobili diede il via ad una delle più grandi e innovative rivoluzioni culturali della storia. Questa, infatti, è una delle invenzioni che segnarono il passaggio dall’era medievale all’era moderna. Prima di essa, era compito degli amanuensi scrivere e trascrivere libri a mano. Gutenberg nacque in una famiglia di patrizi (da parte del padre) e artigiani (da parte della madre) tra il 1393 ed il 1403 – sappiamo solo che un documento del 1420 lo attesta come maggiorenne – a Magonza, città in cui oggi è presente un museo dedicato a lui e alla sua scoperta. La stampa a caratteri mobili consiste nell’uso di cubetti di metallo sui quali in rilievo era posta a specchio una lettera dell’alfabeto. Per comporre le righe di un testo, i cubetti venivano posti l’uno accanto all’altro, ottenendo così una pagina in negativo su cui appoggiare il foglio. Si parla di caratteri mobili, poiché era possibile spostare a piacimento i cubetti riportanti le lettere.

 

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La gioventù e gli esperimenti a Strasburgo

A causa di alcune tensioni tra famiglie patrizie e artigiani, attorno al 1430 Gutenberg  si trasferì a Strasburgo. Lì lavorò come orafo, diventando Maestro e insegnando quest’arte ad alcuni apprendisti. È proprio a Strasburgo che Gutenberg iniziò a fare i primi esperimenti con i caratteri mobili. Questi esperimenti, però, furono tenuti segreti per varie ragioni. Innanzitutto per evitare che qualcuno gli rubasse l’idea, poiché non esistevano brevetti, ma anche per avere a disposizione i materiali che gli erano utili, senza correre il rischio che gli altri li esaurissero. Inoltre, dobbiamo tenere a mente il periodo in cui avvenne tutto ciò, un periodo in cui era molto comune il rischio di essere accusati di blasfemia, stregoneria e in seguito finire sul rogo. Per far sì che non venisse scoperto, creò un’organizzazione sotto il nome di “Enterprise with art”, utilizzando come copertura la produzione di specchi. Se a Strasburgo nacque l’idea e vennero fatti i primi  esperimenti, sarà a Magonza che Gutenberg riuscirà a portare a termine l’invenzione.

Gutenberg a Magonza e la stampa della Bibbia

Nel 1448 Gutenberg tornò nella sua città natale ed iniziò a cercare dei finanziatori per mettere a punto la sua invenzione. L’obiettivo era riuscire a stampare la Bibbia, il libro più letto dal popolo. Trovò il suo finanziatore nella figura di Johannes Fust e, dopo aver assunto 20 collaboratori, Gutenberg riuscì a portare a termine il suo obiettivo. Era il 1455. Vennero stampate 180 Bibbie, ognuna delle quali era divisa in due volumi rispettivamente di 322 e 319 fogli. L’inventore impiegò così tanto tempo perché non si poteva stampare più di una pagina al giorno. Oggi l’opera, conosciuta anche come “Bibbia di Gutenberg”, è Patrimonio dell’UNESCO.

 

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Il processo e la morte

Tutto andava a gonfie vele per Gutenberg, finchè il suo stesso finanziatore decise di accusarlo di non aver pagato il prestito e di aver sperperato i soldi. In effetti, Gutenberg non riuscì a pagare la somma e perse il processo contro Fust. Come conseguenza, tutti i materiali, i macchinari e le i proventi delle vendite della Bibbia vennero dati a Fust. Ma non è finita qui. Fust e quello che doveva essere il nuovo collaboratore di Gutenberg, Schöffer, si allearono.  Fust e Schöffer continuarono a mettere a punto la stampa, riuscendo a migliorarne la tecnologia, aggiungendo anche i colori. Gutenberg ne uscì afflitto e sconfitto. Continuò comuqnue la sua attività, ma con scarsi risultati. La guerra civile a Magonza distrusse la città ed anche la tipografia di Gutenberg che trascorse gli ultimi anni della sua vita in una pensione offerta dal nuovo padrone di Magonza. Morì nel 1468.

 

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La diffusione della stampa nel resto d’Europa

In pochi anni dalla pubblicazione della Bibbia di Gutenberg, le principali città europee si dotarono di officine di stampa. Nel 1480 in Germania e in Italia si contavano tipografie in 40 città, mentre, nel 1500, la tecnica si diffuse in 270 città europee. Venivano stampati libri di qualsiasi genere, dai libri di medicina, a quelli di diritto, a quelli sacri. L’invenzione di Gutenberg non è stata semplicemente tecnologica, grazie ad essa si avviò anche l’alfabetizzazione dei ceti meno abbienti in tutta Europa. Insieme ai libri, circolavano anche le idee e quindi il confronto di opinioni.

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