Personale tampone Stoccarda

«Io, italiana in Germania, incinta di 7 mesi: sierologico positivo, tampone negativo»

Cronaca del ritorno dalle vacanze in Liguria di una famiglia italiana a Stoccarda

di Valentina Bertone Linzalata

Mi reputo una persona molto attenta, soprattutto in questo periodo di pandemia ho cercato di vedere meno amici possibili e evitare posti affollati perché sono incinta ora del 7 mese e non posso curarmi in caso di Covid.

Ad agosto per le vacanze in Liguria, solo con mio marito e mio figlio di due anni, come momento di massima movida ci concediamo i parchi giochi, quelli con l’altalena intendo, perché già il luna park non ci sembra sicuro.

Sono una giornalista e, tornata a Stoccarda, informo sul mio canale Instagram ( @valelinz ) della possibilità di fare il tampone gratuito se si arriva dall’estero. Il tampone per le zone non a rischio rimane volontario e gratuito fino al 14 di settembre per le altre zone è obbligatorio. Date le mie condizioni di donna incinta e non trovando sicuro recarsi presso una Fieberambulance, ovvero i luoghi dove fanno i tamponi gratuiti, decido di fare prima un test sierologico al costo di 25 € in Baden-Württemberg (il prezzo varia da Land a Land). Mio marito mi precede perché ha mal di gola, niente di serio, ma sempre per tutelare la salute dei colleghi.  Il risultato arriva poco dopo: POSITIVO.

A questo punto mi reco anche io a fare il test sierologico: POSITIVA

Il nostro medico avvisa subito il Gesundheitsamt (dipartimento della salute ) anche perché non sa come gestire la mia situazione. Io ad ogni modo mi sento bene.

Passano due giorni. Non ci chiama nessuno. Prendiamo la situazione in mano, chiediamo lumi al nostro medico di base che ci fa una ricetta per recarci tutti e 3 alla Fieberambulance.

Tramite il sito cittadino prendiamo appuntamento scrivendo nelle note che siamo un nucleo familiare e abbiamo bisogno tutti e 3 del tampone. Una volta sul posto però il personale organizza il tampone solo per mio marito, una procedura totalmente errata perché ogni persona ha bisogno del suo appuntamento.

La Fieberambulance dove siamo stati per il tampone

La Fieberambulance dove siamo stati per il tampone

Insistiamo e loro, comunque sempre gentilissimi, ci reintroducono nella lista e ci consegnano una busta con un codice e un foglietto con il qr-code per scaricare l’app e ricevere i risultati dopo che avremmo fatto il tampone (ps: cosa importantissima, non separare le buste dal cartoncino fino alla consegna, sono legate tra loro e la confusione delle stesse genera l’annullamento del tampone).

La busta per il tampone

La busta e il cartoncino per il tampone

Ci rechiamo al piano di sopra e ci accolgono dei dottori in tenuta post nucleare. Nonostante la gentilezza ammetto di sentirmi a disagio. Fanno subito il tampone a mio figlio, ma solo in gola, e poi passa a noi.

L’infermiera mi spiega che prima si introduce lo stesso tampone prima in gola e poi nel naso. Scopro sulla mia pelle quanto possa essere profonda la cavità nasale. Il tampone da fastidio, ma non crea dolore. Concluso l’esame ci rechiamo con la nostra macchina dritti a casa in attesa di risultati che dovrebbero arrivare nel giro di massimo 72 ore. Il giorno dopo, verso sera, controllo e li trovo: TAMPONE NEGATIVO. Sono correlati di pdf da scaricare. A posteriori segnalo solo una pecca di questo procedimento: ogni risultato è legato ad un numero di cellulare.  Per avere l’esito del tampone di mio figlio ho dovuto resuscitare un vecchio cellulare.

La convinzione adesso è che abbiamo avuto il COVID da asintomatici, ma non sappiamo quando sia successo. Non abbiamo la febbre o qualsiasi altro sintomo da gennaio scorso.  Ad aprile scorso io avevo fatto già un sierologico con esito negativo.

La app per il tampone

La app per il tampone

Considerazioni finali

Al momento sono in contatto con la mia ginecologa che si é presa alcuni giorni per capire se ci sono novità in merito, ovvero ultimi studi da potere consultaerà . Lunedì mi dirà se devo fare degli esami aggiuntivi. Nessuno sa come comportarsi. Non auguro a nessuno di trovarsi in situazione simile, il peso della vita degli altri su se stessi. Quando comunicavo le procedure sul mio canale Instagram non immaginavo che io stessa sarei stata la protagonista di una storia del genere.  Fare il sierologico o il tampone prima di mandare i figli a scuola o tornare a lavoro credo sia un impegno morale, nonché sociale, per voi è solo un test per altri potrebbe essere la vita. Siamo abituati a guardare troppo spesso solo nel nostro orto ma questo virus non conosce legge, io sono stata fortunata facendolo in maniera asintomatica ma il padre o madre di qualche collega o compagno di classe di mio figlio poteva avere una sorte diversa.

Per seguire Valentina su Instagram: @valelinz

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