I leggendari tifosi dell’Union Berlin sostengono la squadra comprando birre e sandwich virtuali
Il club berlinese sperimenta la solidarietà a distanza in tempi di Coronavirus
L’Union Berlin avrebbe dovuto affrontare il Bayern Monaco sabato 14 marzo allo stadio An der Alten Försterei, in una gara che si preannunciava molto attesa dai tifosi. Sfortunatamente, l’emergenza COVID-19 ha impedito il regolare svolgimento del match ma questo non ha fermato i tifosi dell’Union che hanno dimostrato comunque affetto e supporto alla loro squadra del cuore. Dati i mancati ricavi del match, la tifoseria ha contattato la dirigenza per chiedere come aiutare in questo difficile momento. La risposta non si è fatta attendere. L’Union Berlin ha creato un bar virtuale in cui comprare – a distanza – snack e bibite come allo stadio. Urs Fischer, il tecnico svedese dell’Union, ha spiegato l’iniziativa: «Molti tifosi negli ultimi giorni ci hanno contattato per chiedere come sostenere il club in questo momento. Da lì è nata la brillante idea del “food truck” virtuale. E sono stati in parecchi a chiedere e pagare birra e bratwurst, ma pure gulasch, zuppe e pancake». In attesa di poter tornare a giocare la Bundesliga, i tifosi hanno mostrato come in questi tempi difficili sia la solidarietà la risposta migliore.
L’Union Berlino: molto più di una semplice squadra
Non deve sorprendere il gesto di amore espresso dai supporters biancorossi. Fortemente politicizzata, la tifoseria dell’Union Berlin, gli Eisern Union (un gioco di parole che si traduce come “unione di ferro” facendo riferimento al lavoro in fabbrica) sono il principale motivo per cui l’Union Berlin attira cosi tante simpatie a sé. Negli anni, i tifosi hanno dimostrato un attaccamento alla maglia bianco-rossa fuori dal comune e soprattutto una creatività quasi unica. Varie iniziative lo dimostrano. Quella più clamorosa è stata senz’altro la WM Wohnzimmer per cui la società (anch’essa composta da tifosi, a partire dal presidente) ha permesso a 800 fan di portare all’interno del campo da gioco altrettanti divani per guardare le partite della Coppa del Mondo del 2014. Ed è proprio il sangue dei tifosi ad essere stato la salvezza della società, letteralmente. L’Union Berlin ha infatti vissuto il periodo successivo alla riunificazione tedesca tra mille difficoltà economiche, tanto che per ben due volte non ha ottenuto il certificato per giocare in Zweite-Liga nonostante la promozione ottenuta sul campo. Nel 2004, per recuperare un milione e mezzo di euro, gli Eisern hanno promosso un’iniziativa per vendere il proprio sangue alle emeroteche degli ospedali in modo da donare il ricavato alla società. L’iniziativa è stata molto seguita tant’è che l’allora sindaco di Berlino, Klaus Wowereit, ha donato un prelievo del suo sangue e molte celebrità hanno fatto lo stesso. Fondamentale è stato l’aiuto arrivato dalla tifoseria gemellata del St. Pauli. Quattro anni dopo, i tifosi hanno salvato di nuovo la società garantendo l’omologazione del vecchio stadio Alte Försterei di Köpenick: la società mancava di fondi per i necessari lavori di ristrutturazione e cosi oltre 2000 tifosi hanno, come detto, letteralmente ricostruito lo stadio dopo 140mila ore di lavoro. Quella struttura è anche un po’ loro. E la celebrano con iniziative fuori dal comune, come i canti di Natale che avvengono allo stadio nel periodo festivo.
Le decisioni prese finora in Germania per limitare il diffondersi del Covid-19
Nella capitale tedesca il sindaco Michael Müller ha adottato alcune misure per tentare di contenere l’espandersi dell’epidemia. Sono costretti a chiudere bar, ristoranti, discoteche, club, piscine e palestre che non assicurino una distanza di un metro e mezzo tra i tavoli, chiusura totale, invece per tutte le istituzioni culturali come musei, biblioteche e teatri. Al contrario da quanto precedentemente annunciato, invece, il trasporto pubblico non subirà nessuna limitazione. Anche Colonia, città che si trova nel Land della Renania Settentrionale Vestfalia, ha adottato le stesse misure di Berlino. Daniel Gunther, governatore del Land Schleswig Holstein ha annunciato che verranno chiuse ai turisti tutte le isole tedesche nel Mare del Nord e nel Mar Baltico. Nonostante l’emergenza, le elezioni comunali in Baviera del 15 marzo si sono svolte regolarmente.
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Immagine di copertina: Pixabay