Germania, sempre più persone hanno più di un lavoro contemporaneamente

In Germania il “multi-jobbing” è in aumento. Quasi il 4% in più rispetto al 2018.

Più di 3,5 milioni di persone in Germania svolgono più di un lavoro contemporaneamente. Nell’arco di un anno il numero di persone è cresciuto di quasi il quattro percento, secondo i nuovi dati pubblicati dalla Federal Employment Agency (BA)Secondo uno studio della Fondazione Hans-Böckler, per il 53 percento di costoro i motivi sono quelli che accomunano i cittadini di ogni parte del mondo: le difficoltà finanziarie. Alla fine del 2019, i cosiddetti “multi-jobbers” registrati presso la BA sono stati 3.538.000. Rispetto a giugno 2018 c’è stato un aumento del 3,62%, per un totale di 123.600 persone.

“Multi-workers”: numeri e motivazioni.

In accordo con il rapporto, si presentano tre casi distinti di “multi-workers”. Quasi 3 milioni di persone avevano un ‘mini-jobs’, ovvero un lavoro che prevede un guadagno mensile di al massimo 450 euro, oltre a un lavoro a tempo pieno soggetto alla sicurezza sociale. Altre 345.400 persone hanno svolto due lavori soggetti a contributi previdenziali. Ma la combinazione più diffusa è quella che vede due ‘mini-job’, per un totale di quasi 260.700 persone.  Secondo uno studio della Fondazione Hans-Böckler, per il 53 percento di costoro svolgono più lavori contemporaneamente a causa di difficoltà economiche. Mentre il 24 percento ha affermato di non riuscire a trovare un lavoro a tempo pieno, per si è trovato costretto a svolgere un lavoro extra.

In Italia la situazione è un po’ diversa. Doppio lavoro o lavoro in nero?

Se la Germania è in testa alla classifica europea dei cittadini che si affidano al doppio lavoro, gli italiani sono quelli che ci si affidano meno. Solo 340 mila, a fronte dei 9 milioni e 212 mila dell’UE secondo i dati raccolti dall’ Eurostat fino al 2017. Nonostante sia da tenere presente che la Germania conta molti più abitanti di noi (80 milioni), l’Italia è parecchio indietro anche a Paesi poco più popolosi, come Francia o Gran Bretagna. Ma non solo, anche in confronto alla Spagna, che ha circa 15 milioni di abitanti meno di noi. C’è da considerare altri due fattori: questo fenomeno è in realtà poco studiato e in Italia si sovrappone necessariamente al problema del lavoro in nero. Questi ultimi quasi mai vengono dichiarati, non solo allo Stato, ma anche gli organi di ricerca.

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Immagine di copertina: Pixabay