Germania, record di decessi: 952 in una sola giornata
La giornata con il maggior numero di morti coincide con l’inizio delle nuove restrizioni in vigore fino a Gennaio
Questo mercoledì il Robert Koch Institute ha riportato 952 morti in una sola giornata, queste cifre sono le più grandi dall’inizio della pandemia a marzo, è stato inoltre ampiamente superato il precedente record di 598 decessi che risale solamente alla settimana scorsa. Una motivazione plausibile per spiegare questo aumento improvviso del numero di morti potrebbe essere un ritardo nella trasmissione dei dati da parte della Sassonia, una delle regioni più colpite. Sempre stando alle statistiche del RKI la Germania ha raggiunto le 23.427 vittime finora. Negli ultimi 7 giorno ogni 100.000 abitanti sono stati registrati 179.8 nuovi contagi, in alcune regioni i numeri superano di gran lunga questa cifra. Janosch Dahmen, un dottore parlamentare, ha dichiarato a Deutsche Welle «Siamo stati come dei campioni durante la prima ondata di questa primavera, ma quest’estate abbiamo fallito nell’applicare misure più severe per tutelare le persone più fragili e preparaci alla stagione invernale», tutto ciò ha portato ad un maggior numero di nuovi contagi e messo sotto una grande pressione il sistema sanitario. La Germania si trovava già in uno stato di panico che aveva portato la Cancelliera Merkel e i Governatori dei 16 stati ad annunciare misure restrittive più severe a partire da oggi fino al 10 gennaio. Questo giovedì sempre la Merkel aveva annunciato che era molto preoccupata da questo trend in crescita del numero dei contagi e che i mesi di gennaio e febbraio sarebbero stati molto duri per il paese.
Il peggio deve ancora arrivare?
I nuovi numeri dimostrano la veridicità delle dichiarazioni del professor Lothar Wieler, direttore del Robert Koch Institute, il quale ha affermato che la situazione non è mai stata così grave. 22.000 posti su 27.000 delle terapie intensive sono già stati occupati, portando il sistema sanitario sulla strada del collasso. Il commento di Wieler è stato «Ciò che vediamo adesso è il risultato della noncuranza dimostrata da alcune persone, gli altri devono pagare un prezzo molto caro per questo motivo». Solo nella stessa città di Berlino, uno degli hotspot principali di tutto il paese, sono stati riportati 1.129 casi nelle ultime 24 ore, aggiungendosi agli altri 1.400 casi già presenti. 350 di questi pazienti sono in terapia intensiva e 266 sono attaccati ai respiratori. Questo giovedì nelle farmacie tedesche il numero dei clienti è raddoppiato, questo perché il Governo ha iniziato a fornire mascherine gratuite per le persone anziane e più fragili, come era stato promesso. Ma questi dati fanno anche intuire lo stato di preoccupazione che circola all’interno della popolazione tedesca, ormai preparata al peggio.
Le conseguenze sull’economia tedesca
L’Ifo Institute di Monaco, ha annunciato delle previsioni per niente positive per il futuro dell’economia tedesca: la crescita prevista per il 2021 è stata abbassata dal 5.1% al 4.2%, ma non bisogna disperare perché il PIL dovrebbe risalire dall’1.7% al 2.5 nel 2022. Timo Wollmershaeuser, presidente dell’Ifo, afferma che prima della fine del 2021 non si potranno avere gli stessi indici economici registrati prima della crisi causata dal Covid-19. Inoltre i lockdown sia in Germania che negli altri paesi europei hanno spostato in avanti la data di inizio di una possibile ripresa, ha inoltre aggiunto che molto probabilmente l’anno corrente si chiuderà con un’ulteriore ricaduta del PIL causata da questo nuovo lockdown.
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Immagine di copertina: Bandiera C Pexels on Pixabay https://pixabay.com/it/photos/berlino-bandiera-germania-1836822/