Germania, altri 130 miliardi per ripartire. Investimenti, bollette calmierate e tagli all’Iva: il piano
Il Governo Federale presenta nel dettaglio il nuovo piano di aiuti all’economia
La Germania investirà 130 miliardi di euro in un pacchetto di stimoli per rilanciare l’economia, duramente colpita dalla pandemia del Coronavirus, così ha dichiarato mercoledì 3 la Cancelliera Angela Merkel. In base alle misure di ampio respiro delineate in un documento di 15 pagine, l’imposta sul valore aggiunto (IVA) sarà temporaneamente ridotta, le famiglie riceveranno 300 euro per ogni bambino, mentre coloro che acquisteranno auto elettriche vedranno raddoppiare lo sconto governativo a 6.000 euro. «L’entità del pacchetto raggiungerà i 130 miliardi di euro per il periodo 2020-2021, di cui 120 miliardi di euro a carico del governo federale» ha spiegato la Merkel. Dal momento che milioni di dipendenti in Germania stanno lavorando a tempo ridotto (Kurzarbeit), la Merkel ha dovuto ammettere «quanto sia fragile il tutto, e perché dobbiamo riuscire a dare una spinta all’economia in modo che i posti di lavoro possano essere garantiti». Il nuovo stimolo si aggiunge a un massiccio pacchetto di salvataggio di 1.100 miliardi di euro già concordato a marzo, che comprende garanzie sui prestiti, sussidi e un programma di riduzione delle ore di lavoro per evitare la riduzione dei posti di lavoro. Per aumentare la spesa dei consumatori, l’IVA sarà tagliata dal 19 al 16% dal 1° luglio al 31 dicembre di quest’anno. Nel frattempo, le aziende dei settori più colpiti dalla crisi – tra cui il turismo e l’intrattenimento – riceveranno un “aiuto ponte” del valore di 25 miliardi di euro in totale da giugno ad agosto.
Un cambiamento radicale per la politica economica tedesca
Per finanziare il pacchetto senza precedenti, il Parlamento ha approvato un nuovo prestito, che segna un cambiamento radicale nella politica economica tedesca: per la prima volta la Germania non rispetterà la norma costituzionale che vieta di fare deficit in bilancio. I tedeschi hanno comunque accumulato un surplus commerciale che faciliterà l’erogazione di questi fondi. La rottura dell’ortodossia economica tedesca è necessaria davanti alla peggiore recessione dalla riunificazione. Gli ultimi dati, pubblicati mercoledì scorso, hanno mostrato che il tasso di disoccupazione è salito al 6,3% a maggio, l’equivalente di circa 2,8 milioni di persone, dal 5,8% di aprile.
Con il netto calo delle nuove infezioni, la più grande economia europea ha iniziato ad allentare le restrizioni sociali all’inizio di maggio, consentendo la riapertura dei negozi mentre i ristoranti e le imprese turistiche stanno muovendo i primi timidi passi.
Le polemiche sul pacchetto
Ci sono state polemiche in seguito all’annuncio degli aiuti, principalmente per quanto riguarda il settore automibilistico. Da una parte, il movimento ambientalista giovanile “Fridays for future” aveva organizzato circa 60 proteste a livello nazionale martedì 2 richiedendo incentivi per la rottamazioni di auto a benzina e diesel. Dall’altra parte, il premier bavarese Markus Söder, che aveva chiesto aiuto al settore automobilistico, ha difeso il pacchetto, dicendo che il taglio dell’IVA andrà a beneficio delle vendite di tutte le classi e di tutti i tipi di veicoli. L’aumento dello sconto per le auto elettriche mira nel frattempo a dare ai consumatori l’incentivo a passare a veicoli più puliti, ha detto Söder, il cui stato ospita BMW e Audi. Ricordiamo che Angela Merkel aveva ribadito qualche settimana fa come la ripresa post-Coronavirus dovesse caratterizzarsi per l’attenzione alla crisi climatica in corso.
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Immagine di copertina: Pixabay