Spagna: un mercato in crescita per fare investimenti

di Claudia Torres*

Investire all’estero rappresenta un grande passo per qualsiasi imprenditore, indipendentemente dalla grandezza della società o dell’accordo che si vuole fare. Tra i paesi in cui cominciare ad investire vale la pena tenere in considerazione la Spagna. L’economia è ormai da tempo gradualmente in crescita (il Pil è aumentato nell’ultimo anno del +3,4%) e rappresenta un’ottima opportunità per i cittadini dell’Unione Europea sia se si vuole cominciare un nuovo progetto che per ampliarne uno già esistente altrove.

L’euro preserva i rischi di una svalutazione monetaria a cui sono soggetti investitori stranieri, ma non è tutto. Uno dei vantaggi del mercato spagnola è la grande diversità dei settori. La Spagna è l’undicesima potenza economica al mondo per valore degli investimenti stranieri con un’ampia offerta che va dal settore dei servizi a quello dell’imprenditorialità e del turismo. In forte espansione è quello immobiliare. Le ragioni sono molte, una delle maggiori è quella che chi – non europeo – acquista un immobile in Spagna ha la possibilità di ricevere abbastanza agevolmente un permesso di soggiorno. Non è tutto. Il potenziale mercato interno è ampio, 46 milioni di abitanti, a cui si può aggiungere, per comunanza linguistica e culturale, tutta quell’America Latina che da sempre rappresenta una naturale espansione per le aziende della penisola iberica. Da italiani, la barriera linguistica con la Spagna (e il sud America) è minore che per altri popoli, ma un’assistenza legale e commerciale è comunque necessaria se si ha intenzione di investire. In tal senso, per non sbagliare, la chiave è consultarsi con professionisti che si avvalgano del “know how” necessario come gli Avvocati italiani a Barcellona, studio con grande esperienza nel mercato che si occupa sia di diritto societario che fiscale internazionale.

Dopo la crisi, il governo spagnolo ha avviato diversi programmi per rilanciare l’economia a dimostrazione della necessità di attrarre investimenti nella regione. Il piano di Infrastrutture, trasporti ed edilizia abitativa pianificato entro il 2024 si prepone il miglioramento dei collegamenti sia all’interno della nazione che verso il resto d’Europa, in particolare modernizzare il sistema dei trasporti e promuoverne la sostenibilità. Un altro esempio è il programma di incentivazione al turismo. Se ne vogliono aumentare i benefici sociali ed economici riducendo gli impatti negativi del turismo di massa in tutte quelle località che per cultura e ambiente naturale offrono esperienze uniche al mondo. Solo nel 2014 il turismo ha attratto 65 milioni di turisti: il settore è florido, ma bisogna sostenerlo con politiche di medio/lungo termine che ne facciano una delle leve principali e affidabili dell’economia locale. Non è tutto. Anche al settore minerario il governo ha dedicato ultimamente particolare attenzione grazie alla messa a punto di programmi di finanziamento specifici facendone uno dei fiori all’occhiello dell’economia. Secondo un recente articolo di Linkiesta “La Spagna cresce tre volte l’Italia”. Cominciare a guardarla per un’espansione o di creazione di nuovi progetti non è sicuramente un pensiero sbagliato.

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(*traduzione dallo spagnolo a cura di Geraldine Vinciguerra)