Pneuma, la mostra virtuale – ma berlinese – di Christian Fogarolli
Dopo mesi di ricerca e non poche difficoltà legate alla nota situazione attuale, è stata inaugurata a Berlino la prima mostra Pneuma
Dallo spazio fisico a quello virtuale:è la storia berlinese di Pneuma, il progetto di Christian Fogarolli esposto dal 27 marzo scorso presso lo STATE Studio Berlin di Hauptstraße, zona Schöneberg della capitale tedesca e che per forze di cose si è dovuta trasformare in una mostra virtuale visitabile fino al 3 maggio a questo link con tanto di inaugurazione via Instagram. Vincitore del premio Italian Council (2019), Pneuma tratta l’immaterialità e intangibilità della malattia mentale, analizzando diversi contesti geografici e culturali, mettendo in discussione lo stigma e la categorizzazione creati dai sistemi politici, statali e societari. Il progetto è realizzato grazie al sostegno di Italian Council (6. Edizione, 2019), programma di promozione di arte contemporanea italiana nel mondo della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
Dagli ospedali psichiatrici a Pneuma
A partire dalla legge 180, che ha riformato il sistema psichiatrico in Italia nel 1978 e dalla dichiarazione europea di Helsinki del 2005 sulla salute mentale, Fogarolli ha collaborato con alcune delle principali istituzioni psichiatriche europee in dieci paesi diversi, e soprattutto con le persone che vivono e lavorano in questi luoghi. Pneuma cerca di sfidare, grazie anche al loro aiuto, i processi di classificazione dei disturbi mentali e la conseguente emarginazione dell’individuo. Pneuma è il culmine di un anno di ricerca teorica ed empirica, nell’esplorazione dell’immaterialità e intangibilità della malattia mentale creando un percorso espositivo di installazioni ambientali in diversi materiali che interagiscono tra loro: sculture in vetro, film, opere fotografiche e altro ancora. L’autore si focalizza sul rapporto tra arte visiva e teorie/discipline scientifiche, su come queste ultime si servano del mezzo artistico per progredire mettendo in discussionela relazione gerarchica tra specie diverse, le attribuzioni normative di devianza e malattia e i canonici metodi di categorizzazione museale, scientifica e archivistica. Senza inizialmente volerlo Pneuma si riscopre così in dialogo anche con l’attuale emergenza mondiale, causata: qual è l’impatto psicologico di questi eventi traumatici collettivi sull’individuo? Quali sono le implicazioni psichiche che si celano dietro l’isolamento? I livelli di ansia e paura sono in costante aumento, alimentati da un sovraccarico di informazioni da parte dei media.
Christian Fogarolli, chi é
Christian Fogarolli, italiano classe 1983, è un artista già ospite di prestigiosemanifestazioni come dOCUMENTA(13), Kassel (2012); il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rovereto, Mart (2013); La Maison Rouge di Parigi (2014); de Appel arts centre of Amsterdam (2015); 5th Moscow International Biennale (2016); Hunterian Museum di Glasgow (2017); Gayté Lyrique di Parigi (2017); Haus der Kulturen der Welt di Berlino (2017); Les Rencontres de la Photographie, Arles (2018); MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma (2018); Museo Palazzo Fortuny di Venezia (2018); Musée de Grenoble (2019); Musée d’histoire de la Médecine, Parigi (2020). Ha di recente ricevuto premi di ricerca e residenza presso il College of Physicians and Mütter Museum of Philadelphia e Futura center for contemporary art a Praga (2018). Nel 2019 ha ricevuto il prestigioso premio Italian Council conferito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali italiane.
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