I tre film che ci hanno colpito di più alla Berlinale 2024

La Berlinale 2024 è stato una splendida edizione del festival del cinema di Berlino, l’ultima con l’italiano Carlo Chatrian direttore creativo.

L’affluenza è stata straordinaria così come i nomi che hanno arricchito il tappeto rosso, che fossero parte della giuria (a capo c’è stata Lupita Nyong’o) o nel cast dei film presentati, come Saoirse Ronan, Kristen Stewart, Cillian Murphy, Rooney Mara, Kristen Stewart, Matt Damon, Isabelle Huppert e Sebastian Stan. Tra tutte le sezioni sono stati ben oltre 400 i film presentati alla Berlinale 2024, consolidando la kermesse come uno dei più importanti festival cinematografici nel mondo.

Ecco i 5 film che ci hanno colpito di più alla Berlinale 2024

“Small Things like These” di Tim Mielants

Apertura della Berlinale 2024, Small Things like These (Piccole cose come queste) di Tim Mielants ha incantato il pubblico con una storia ambientata nel Natale 1985 in una piccola città irlandese. Il film, interpretato vede Cillian Murphy nel ruolo di Bill Furlong, un commerciante di carbone che scopre tetri segreti riguardanti una vicina istituzione religiosa. È un film di piccoli e dolorosi momenti, forse non potente, ma che ti entra dentro gradualmente e rimane negli occhi.

“Dahomey” di Mati Diop

Ha vinto il massimo riconoscimento, l’Orso d’Oro, nonostante fosse un documentario, genere normalmente poco incline ai premi festivalieri, anche se alla Berlinale è quasi la norma (insomma, l’eccezione che conferma la regola): “Dahomey”  racconta la restituzione di tre statue sacre al Benin, sottratte più di un secolo fa dalla Francia e custodite a Parigi. La riappropriazione delle opere da parte dello stato africano ha un potere simbolico e storico che racconta un pezzo di storia, giustizia sociale e di società di oggi. Mati Diop aveva già vinto il Gran Premio della Giuria di Cannes per Atlantique (film di finzione): qui conferma la sua capacità di affrontare questioni globali con sensibilità e profondità.

“La Cocina” di Alonso Ruizpalacios

È stato uno dei film più originali alla Berlinale 2024: bianco e nero e ambientato interamente in una cucina di un ristorante a Manhattan, esplora le vite frenetiche e intrecciate di chef, camerieri e personale di cucina durante un affollato turno di pranzo. Protagonista è Rooney Mara nel ruolo di una chef tormentata da demoni personali, La Cocina mescola dramma e tensioni sociali con uno stile cinematografico intimo e basato più sui personaggi che su delle vere svolte narrative. Il regista messicano Ruizpalacios, già premiato in precedenza alla Berlinale, conferma con questo lavoro il suo talento nel fondere storie intime con riflessioni più ampie sulla società e le relazioni umane.

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