Germania vieta a FB di usare i dati personali presi da WhatsApp

L’autorità tedesca di protezione dei dati ha deciso di imporre severe restrizioni a Facebook nel caso di elaborazione di dati che provengono da WhatsApp

Il Bundeskartellamt (l’antitrust tedesco) considera illegali i nuovi termini di utilizzo dell’app di messagistica, affermando che la sconfinata raccolta di dati da più fonti e la fusione degli stessi costituisca un abuso di posizione dominante. In altre parole i termini d’uso proposti dall’azienda e le stesse modalità di raccolta e utilizzo dati costituiscono secondo l’antitrust, una violazione del GDPR. 

I Provvedimenti

Come consentito dal regolamento della GDPRI, il Commissario di Amburgo per la protezione dei dati e la liberà di informazione ha quindi emesso un blocco d’emergenza di tre mesi sulla raccolta da parte di Facebook dei dati degli utenti di WhatsApp.  Il  Commissario ha inoltre espresso le sue preoccupazioni sulle nuove normative di Whatsapp: “Le disposizioni sul trasferimento dei dati sono sparse a diversi livelli dell’informativa della privacy, sono poco chiare (..) Inoltre, i contenuti sono fuorvianti e mostrano notevoli contraddizioni. Anche dopo un’attenta analisi, non sono chiare le conseguenze dell’approvazione degli utenti. Oltretutto il consenso non è prestato liberamente, poiché WhatsApp richiede l’accettazione delle nuove disposizioni come condizione per l’utilizzo del servizio.” Ora la Germania attende una sentenza a livello UE presso il Comitato europeo per la protezione dei dati.

L’appello di Facebook

L’autorità federale ci tiene a sottolineare la posizione dominante di Facebook sul mercato tedesco. Il social network conta 23 milioni di utenti attivi quotidianamente, equivalenti ad un market share di oltre il 95% per gli utenti giornalieri. Cifre caratteristiche di un monopolio. L’antitrust ha anche richiesto al colosso di presentare proposte volte ad attuare i cambiamenti richiesti. Facebook non ha tardato a controribattere che l’azione dell’autorità si basa su un malinteso dello scopo e degli effetti di questo aggiornamento e non si fonda quindi su basi legittime.

Informazioni condivise in UE

Sul proprio sito, WhatsApp permette di verificare quali sono al momento le informazioni condivise con Facebook nell’aerea europea: numero di telefono, identificativo del dispositivo, versione del sistema operativo, versione dell’app, prefisso, informazioni di utilizzo dell’app, funzioni utilizzate.

Informazioni non condivise in UE

Ci sono infatti dati che WhatsApp e FB non condividono nell’aera europea, ma solo nei territori extra UE. In particolare si tratta di dati che fanno riferimento allo stato dell’utente: la sua presenza online, il suo ultimo accesso, quando ha aggiornato per l’ultima volta il suo stato. Questi dati sono particolarmente sensibili perchè permettono di rilevare le abitudini dell’utente ed eventuali cambiamenti della sua condizione. Informazioni di vitale importanza per chi opera nell’advertising online.

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