Germania, mai così tanti ingressi irregolari dal 2016

Aumentano gli immigrati irregolari in Germania. Il cancelliere Scholz propone deportazioni di massa e cerca un’intesa con l’opposizione per arginare il problema migranti

Stando ai dati della polizia federale tedesca sono stati 21,366 gli ingressi irregolari in Germania nel mese di settembre. Si tratta del numero più alto mai registrato dalla “crisi dei migranti” del 2016, quando gli ingressi in un singolo mese toccarono quota 25,650. Dati alla mano, il 2023 rischia quindi di passare alla storia come un anno record per quanto riguarda le entrate irregolari in Germania. A questo ritmo si prospetta, infatti, che verrà superata la cifra monstre registrata del 2016 (112.000 ingressi).

Deportazioni e maggiori controlli

È per questo motivo che lo scorso venerdì si è tenuto un incontro con i tre partiti della coalizione di governo per discutere le eventuali contromisure da prendere. Il Cancelliere Olaf Scholz ha poi dichiarato al Der Spiegel che “è giunto il momento di deportare in modo massiccio coloro che non hanno il diritto di stare in Germania“. Secondo Scholz è necessario non solo un pacchetto di misure a livello europeo per rafforzare i confini esterni dell’unione, ma anche rafforzare i controlli con gli altri stati membri.

Nonostante il principio di libertà di movimento alla base del Trattato di Schengen, la Germania ha di recente iniziato ad effettuare maggiori controlli al confine con Repubblica Ceca, Polonia e Svizzera. Questi controlli già sono prassi al confine con l’Austria.

Intesa bi-partisan

Arginare il problema dell’immigrazione irregolare è da tempo al centro dell’agenda politica tedesca. Il leader dell’opposizione conservatrice, Friedrich Merz (CDU), ha presentato a Scholz un documento redatto in 26 punti; uno di questi un tetto di 200.000 ingressi annuali.

Lars Klingbeil, segretario dell’SPD, si è detto scettico riguardo ad un tetto agli ingressi. “Lo stato non può voltare la faccia a chi davvero fugge da guerra e fame, anche se il numero massimo di ingressi dovesse essere raggiunto“. Ciononostante trapela ottimismo in casa SPD riguardo la possibilità di poter giungere ad un’intesa bi-partisan che possa dare vita ad un pacchetto di misure condiviso dall’intero arco parlamentare.

Con la minaccia AfD che incombe sullo sfondo è necessario infatti dimostrare unità e risanare la fiducia dei cittadini nel governo. AfD, il partito nazionalista e ultra conservatore tedesco, è dato al momento al 22%, rendendolo secondo le stime il primo partito in Germania.

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