Caldo in Germania, il Robert Koch Institute: “In aumento anche le malattie da insetti tropicali”
Insetti tropicali non più solo nei Paesi equatoriali: ecco come nuove malattie saranno sempre più in aumento in Germania e nel resto d’Europa
In un’intervista rilasciata al Funke Mediengruppe, il presidente del Robert Koch Institute, Lothar Wieler, ha lanciato l’allarme in merito alla diffusione di malattie provenienti da Paesi tropicali, di cui gli insetti si rivelano essere i principali portatori. Si tratta soprattutto di zanzare e zecche con un significativo livello di infettività , che consente loro di trasmettere agenti virali e batterici. La loro sopravvivenza è in stretto legame con la presenza di temperature elevate, in assenza delle quali non sarebbero in grado di riprodursi.
Tra le varie dichiarazioni rilasciate da Wieler, una è particolarmente allarmante per il mondo europeo. Il virus Zika, la peste e la febbre del Nilo saranno solo alcune delle malattie “da insetti” in aumento in Germania e nei Paesi limitrofi. Preoccupante è il fatto che un miglioramento impellente è alquanto improbabile, a meno che non ci si adoperi per invertire miracolosamente la rotta del cambiamento climatico.
Troppo caldo, troppi insetti
Il professore Camilo Mora dell’Università delle Hawaii a Manoa e il suo team hanno esaminato l’impatto dei cambiamenti climatici sulle malattie infettive. Dopo aver analizzato circa 830 studi da tutto il mondo, gli esperti hanno confermato la presenza di 3213 casi documentati di malattie direttamente connesse ai cambiamenti climatici. Circa 160 di queste patologie sono promosse dal riscaldamento globale, in particolar modo da quello dei corsi d’acqua e degli oceani. Una temperatura elevata dell’acqua, infatti, favorirebbe la riproduzione di batteri e la moltiplicazione dei focolai anche in zone che prima non erano affatto colpite. È qui che le tanto odiate zanzare entrano in gioco: le variazioni nelle precipitazioni e inondazioni sono la fonte di circa 120 malattie diverse trasmesse da questi insetti.
I cambiamenti nell’uso del suolo aumentano i rischi
Secondo il team “I cambiamenti nell’uso del suolo legati al clima hanno incoraggiato l’invasione umana nelle aree selvagge e hanno innescato numerosi focolai di malattie”. Tra queste ultime, risuonano a gran voce il virus Ebola, il tifo australiano e la malaria. Stando a quanto detto dagli scienziati, vari disastri naturali come inondazioni, incendi e siccità spingerebbero gli umani a trasferirsi in ambienti fino a quel momento incontaminati. La ragione primaria, ovviamente, è legata alla disponibilità di nuovi spazi per allevare bestiame o coltivare la terra. Tuttavia, ciò comporta un nuovo contatto tra l’uomo e i potenziali trasmettitori, categoria che non include soltanto gli insetti, ma anche roditori e pipistrelli.
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Immagine in evidenza: © mikadago da Pixabay