Berlino, nuova legge punisce polizia che discrimina per etnia o livello del tedesco

Il Senato di Berlino ha approvato una storica legge anti-discriminazione per fermare gli abusi delle forze dell’ordine

Il Senato di Berlino, nella giornata di giovedì 4, ha approvato una storica legge anti-discriminazione della polizia e l’atteggiamento razzista molte volte emerso da parte degli agenti. La legge, voluta dai Verdi, è stata approvata giovedì dalla maggioranza rossa-rossa-verde che governa la capitale tedesca. «Le esperienze di discriminazione fanno parte della vita quotidiana di troppe persone» ha dichiarato la legislatrice del Partito socialdemocratico (SPD) Susanne Kitschun durante il dibattito di giovedì nella capitale. Secondo la nuova legge, le persone possono avere diritto a un risarcimento se i funzionari dell’ordine compiono discriminazioni in base all’origine etnica, alla religione, al credo politico, alle disabilità o ad altri criteri. Lo Stato di Berlino è il primo in Germania ad approvare una norma del genere. Si tratta di una regola che cerca di completare il lavoro iniziato con la Legge Federale sulla Parità del 2006, la quale si limitava ai rapporti privati tra cittadini. Il governo ha quindi lanciato un chiaro segnale alle decine di migliaia di cittadini e cittadine che hanno manifestato sull’onda del movimento Black Lives Matter e degli eventi USA.

Le polemiche dell’opposizione

Data la novità della legge, non sono mancate polemiche da parte dell’opposizione in Senato e da altre voci della politica federale. «Dobbiamo stare dietro alla nostra polizia e non dovremmo metterla sotto sospetto», ha detto la settimana scorsa il ministro degli Interni Horst Seehofer. Le critiche degli oppositori alla nuova legge di Berlino si basano sulla regola che se le accuse sono giudicate “credibili”, spetta all’autorità pubblica interessata smentirle. Dirk Behrendt, un politico del partito dei Verdi responsabile del sistema giudiziario di Berlino, ha affermato che l’alleggerimento dell’onere della prova è uno “strumento collaudato” nella legge anti-discriminazione, definendo le critiche “esagerate”. Behrendt ha inoltre aggiunto che la “stragrande maggioranza” della polizia e degli altri funzionari pubblici non ha nulla da temere, perché non commette discriminazioni.

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