Germania, niente addio al nucleare. Tre centrali rimarranno aperte nonostante le promesse passate

La Germania manterrà in funzione le ultime tre centrali nucleari nonostante il Governo ne avesse annunicato la chiusura pochi mesi fa

La decisione segna il primo allontanamento da una politica ultra decennale di abbandono dell’energia nucleare. La Germania ipotizza di posticipare la chiusura delle ultime tre centrali nucleari del Paese. La scelta deriva dalla previsione di una carenza di energia prevista per il prossimo inverno. Questo segnerebbe il primo allontanamento da una politica di eliminazione graduale del nucleare avviata negli anni 2000. Il governo ritiene che ci siano le condizioni chiave per un’estensione temporanea della vita dei tre impianti ancora funzionanti.

I principali partiti politici disposti ad accettare una breve estensione

Spostare la data di chiusura dei tre stabilimenti oltre il 31 dicembre 2022, non è una panacea per l’incombente collo di bottiglia energetico di questo inverno. In Germania mancherà il gas naturale e continuare ad usare gli impianti nucleari, consentirà di utilizzare il gas in aree dove questo non può essere sostituito da altri combustibili. Non è chiaro per quanto tempo i reattori continueranno a funzionare oltre la scadenza di dicembre. Secondo le dichiarazioni di alcuni funzionari la proroga sarebbe solo per pochi mesi.

L’eliminazione graduale del nucleare è stata avviata anni fa da socialdemocratici e Verdi. I Verdi, in particolare nascono proprio dal movimento antinucleare. I principali politici verdi hanno già accettato l’ipotesi di una breve estensione. Ludwig Hartmann, leader  parlamentare dei Verdi in Baviera, ha affermato di essere favorevole ad una proroga della chiusura, se la regione dovesse affrontare il rischio di una carenza di energia. Anche i conservatori della Cdu, partito all’opposizione dell’ex Cancelliera Angela Merkel, sono favorevoli all’allungamento della durata degli impianti.

Spostamento dell’opinione pubblica a favore del mantenimento degli impianti nucleari

Un recente sondaggio del gruppo elettorale Forsa Institut ha mostrato che tre quarti dei tedeschi optano per una chiusura del reattore posticipata. Le ultime tre centrali nucleari tedesche sono Isar 2 nello Stato meridionale della Baviera, Neckarwestheim 2 nel Baden-Württemberg e Emsland nella Bassa Sassonia, gestite rispettivamente da E.On SE, EnBW AG e RWE AG.

Un portavoce di EnBW ha affermato che la società sarebbe disposta a discutere di un’estensione del funzionamento del suo reattore se il Governo lo richiedesse. Una portavoce di Preussen Elektra, la filiale di E.On che gestisce la sua ultima centrale nucleare, ha rifiutato di commentare, così come la società RWE. Il ministero dell’Economia e dell’ambiente, guidato da Robert Habeck del partito dei Verdi, ha commissionato un primo stress test all’inizio di quest’anno, dal quale è emerso che i reattori nucleari non avrebbero aiutato a risolvere una potenziale crisi energetica. Dopo che il mese scorso la Russia ha ridotto dell’80% le esportazioni di gas verso la Germania, Habeck ha ordinato una seconda analisi più ampia che tenesse conto di una possibile carenza di gas quest’inverno. Alcuni gruppi ambientalisti hanno già annunciato che avrebbero intrapreso un’azione legale contro la decisione di posticipare la chiusura dell’impianto.

 

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Immagine di copertina: Germania centrali nucleari, CC0 Public Demain, foto di mhollaen da Pixabay