Medico di Berlino accusato di 8 omicidi, forse 40. Sarebbe il peggior serial killer della storia tedesca
Le indagini sono ancora in corso. Il medico palliativo Johannes M. aveva anche realizzato una tesi di laurea sugli omicidi non rilevati polizia come tali
Un medico residente a Berlino, Johannes M., è accusato di essere uno dei peggiori serial killer della Germania. La polizia di Berlino ha scoperto connessioni tra il sospetto e oltre 40 decessi sospetti avvenuti negli ultimi anni. In almeno 4 casi avrebbe dato fuoco alle scene del crimine dopo il delitto.
Attualmente, Johannes M. è detenuto in custodia cautelare con accuse di otto omicidi confermati, ma l’inchiesta è in corso e rischia di vedere aumentare il numero delle vittime. Le autorità stanno analizzando decine di cartelle cliniche, esumando salme e raccogliendo prove per determinare la portata esatta dei suoi presunti crimini. La gravità del caso ha messo in allarme l’intero sistema sanitario.
L’arresto e le accuse iniziali: l’inizio di un incubo
Ad agosto 2024, Johannes M. , medico palliativo di 40 anni, è stato arrestato con l’accusa di aver ucciso quattro pazienti utilizzando un mix letale di farmaci durante delle visite a domicilio. Gli investigatori hanno inizialmente classificato i decessi come casi isolati, ma ben presto hanno rilevato uno schema ricorrente. Gli omicidi sono saliti ad otto, ma la polizia sospetta che il numero effettivo di vittime possa essere molto più alto.
Le vittime finora identificate erano pazienti anziani e malati, ma non in condizioni terminali. Questo dettaglio è cruciale, poiché dimostra che le morti non erano inevitabili né giustificate da una presunta eutanasia. Gli investigatori ritengono che Johannes M. abbia scelto le sue vittime proprio perché erano vulnerabili e meno in grado di difendersi.
In almeno quattro casi Johannes M. avrebbe appiccato incendi nelle abitazioni delle vittime dopo averle uccise per distruggere prove e deviare l’attenzione della polizia. Gli incendi, inizialmente classificati come incidenti, sono stati il primo segnale di allarme che ha portato gli investigatori a collegare i decessi al medico. La polizia sta ora riesaminando altri episodi simili per identificare eventuali collegamenti con Johannes M.
Visualizza questo post su Instagram
Esumazioni e analisi: il lavoro della polizia
L’arresto ha scatenato una serie di accertamenti che stanno coinvolgendo anche altre regioni dove Johannes M. ha lavorato in passato. Johannes M. solo negli ultimi anni infatti il medico si era trasferito. nella capitale tedesca. La polizia ha condotto esumazioni di diverse salme per raccogliere prove concrete contro Johannes M. Le analisi forensi si concentrano sulla ricerca di tracce di farmaci somministrati senza giustificazione medica, oltre che sui segni di soffocamento o altre cause di morte sospette.
Secondo la procura, Johannes M. avrebbe ucciso per puro piacere, una condizione psicologica nota come “mordlust”. Questo significa che il medico non aveva un movente economico, personale o di vendetta: la sua unica motivazione era il volere togliere la vita. Gli esperti definiscono questo tipo di comportamento raro e particolarmente allarmante, poiché privo di una logica comprensibile e quindi anche più difficile da indagare
Un ambiente che facilita gli abusi: la medicina palliativa
Johannes M. lavorava come medico palliativo presso un servizio di assistenza domiciliare, dove aveva accesso diretto a pazienti fragili e vulnerabili. La medicina palliativa è una branca della medicina che si concentra sulla cura e sul supporto dei pazienti affetti da malattie gravi, croniche o terminali.
Il suo obiettivo principale non è curare la malattia, ma migliorare la qualità della vita del paziente e alleviare la sofferenza fisica, psicologica, sociale e spirituale. Tra gli interventi più comuni rientrano il controllo del dolore, la gestione dei sintomi debilitanti (come nausea, mancanza di respiro, ansia) e il supporto emotivo per i pazienti e le loro famiglie.
La tesi di laura e il passato
La tesi di dottorato di Johannes M. era dedicata agli omicidi e ai crimini non scoperti, con un particolare focus sulla “dunkelziffer”, la cifra oscura di crimini non denunciati. L’opera accademica, che includeva un’analisi sulle uccisioni di pazienti, oggi appare come una macabra anticipazione dei suoi presunti crimini. Gli investigatori stanno cercando di capire se il medico abbia usato le sue conoscenze teoriche per evitare di essere scoperto.
Prima di stabilirsi a Berlino, Johannes M. ha lavorato in diverse cliniche e ospedali in Nord Reno-Westfalia e Assia. Gli investigatori stanno ora esaminando i decessi avvenuti durante la sua permanenza in quelle strutture, cercando possibili legami con le sue presunte attività criminali.
Shock e rabbia dell’opinione pubblica
Il servizio di assistenza domiciliare per cui lavorava Johannes M. ha espresso il proprio sgomento per le accuse, dichiarando piena collaborazione con le autorità. L’azienda ha sottolineato l’importanza di chiarire ogni dettaglio del caso per ristabilire la fiducia dei pazienti e delle loro famiglie.La notizia ha scatenato un’ondata di indignazione tra l’opinione pubblica.
I cittadini si interrogano su come un medico possa aver agito indisturbato per anni in un settore così delicato. Il caso ha riacceso il dibattito sulla sicurezza dei pazienti e sull’efficacia dei controlli nei servizi sanitari.
Il silenzio del medico
Nonostante le prove crescenti, Johannes M. ha scelto di non collaborare con gli investigatori. Il suo silenzio rende più complesso il lavoro delle autorità, che devono fare affidamento esclusivamente sulle prove materiali e sulle testimonianze raccolte.
Se confermate, le accuse contro Johannes M. lo renderebbero uno dei più efferati serial killer della Germania. Questo caso non solo lascerà un’impronta nella storia criminale del Paese, ma avrà anche conseguenze profonde sulla fiducia nel sistema sanitario e nella medicina palliativa.
Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni
Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter