Germania, record di crimini violenti. Raggiunto il picco di 15 anni fa

Notevole incremento di atti criminali nel 2023. Berlino l’epicentro di questa ondata di violenza

Welt am Sonntag, settimanale tedesco che esce ogni domenica, riferisce la notizia secondo cui il numero di crimini violenti commessi in Germania nell’ultimo anno ha raggiunto i 214099 casi, con un tasso di incremento del 8,6% rispetto all’anno precedente. Si specifica inoltre che la categoria delle “lesioni personali pericolose e gravi” ha registrato un aumento del 7% per un totale di 154.541 casi. Mentre sono stati registrati 429057 casi di lieve aggressione intenzionale, con un tasso di incremento del 7,4%.

I dati nelle statistiche sul crimine, riportati in esclusiva dal settimanale tedesco, gettano un’ombra inquietante sulla questione sicurezza nel paese e mostrano un trend abbastanza preoccupante. Infatti la Germania, con i quasi 215mila casi raggiunti, nel 2023 ha registrato il più notevole aumento di crimini violenti degli ultimi 15 anni.

Aumento del crimine in Germania: i numeri e le divisioni in termini geografici

Questa preoccupante statistica si inserisce nel quadro della più generale tendenza sulla diffusione dei crimini violenti in Germania. E’ infatti il numero di crimini segnalati e registrati ad essere cresciuto (5,94 milioni nel 2023), con un tass0 di incremento del 5,5% rispetto al 2022 e del 9,3% rispetto al 2019.

Anche la statistica sui soggetti tratti in arresto segue la tendenza sopra evidenziata. Difatti il numero di individui arrestati ha raggiunto i 2,246 milioni, seguendo un tasso d’incremento del 7,3%. Il report della polizia specifica che il 41,3% di quei 2,246 milioni di soggetti arrestati risulta privo del passaporto tedesco. Viene inoltre evidenziato che tra gli individui, privi della nazionalità tedesca, tratti in arresto, il numero di rifugiati, richiedenti asilo ecc. ammonta a 402514.

Osservando i dati del report secondo una prospettiva geografica, emerge come Berlino abbia registrato il record in termini di furti con scasso, con un aumento del 35,2% rispetto all’anno precedente.

Lo stato che ospita la capitale tedesca ha raggiunto anche il non invidiabile primato di Land più pericoloso in cui vivere in termini di criminalità. In questa speciala classifica è seguito dai Lander di Brema, Amburgo e dalla Sassonia Anhalt. La Baviera si conferma invece come lo stato tedesco più sicuro.

Effetto covid?

Secondo alcuni esperti, la cui opinione è stata raccolta dal Deutsch Times in un recente articolo, è possibile individuare una correlazione tra l’aumento di crimini violenti e la pandemia da COVID-19.

Se si assume il punto di vista, fatto proprio dai giornalisti del periodico tedesco, che il 2023 rappresenti un po’ l’anno in cui si è tornati alla normalità, è abbastanza immediato immaginare come la fine ufficiale delle restrizioni dovute alla pandemia possa aver prodotto un simile effetto.

Difatti è logico pensare che dopo tre stagioni di chiusura forzata, la ripresa delle attività sociali e degli incontri ‘in presenza’ possa aver sprigionato tutte  quelle pulsioni emotive che la pandemia aveva represso, portando alcuni soggetti a commettere comportamenti devianti.

Questa osservazione non vuole naturalmente giustificare l’aumento dei crimini violenti ma piuttosto dargli una spiegazione.

Le reazioni della politica

La notizia del rapporto sulla criminalità nel 2023 ha generato ovviamente delle reazioni pubbliche da parte della politica. Nel tentativo di interpretare l’aumento dei crimini violenti, Herbert Reul, esponente del governo regionale della Renania settentrionale, ha affermato che è l’umore nella società tedesca ad essere profondamente cambiato.

Il politico conservatore ha descritto al Welt am Sonntag la situazione attuale in Germania. “I conflitti vengono risolti più velocemente con i pugni piuttosto che con le parole. La miccia è diventata più corta”.

Difatti non è causale che, a seguito dell’esacerbarsi in autunno del conflitto in Medioriente, sia stato registrato un aumento degli atti di antisemitismo e islamofobia. Quando nelle società il dibattito politico si svolge non secondo il dialogo ma attraverso la rabbia e gli slogan, i reati d’odio politico si moltiplicano.

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