Germania, Ministero delle Finanze regala la villa di Goebbels, ma nessuno la vuole. E la foresta se la mangia

Germania: in regalo l’ex villa di Goebbels. Nessuno si mostra interessato e la foresta prende il sopravvento

Il senatore delle Finanze di Berlino, Stefan Evers, ha annunciato di voler regalare l’ex villa del ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels. La villa, situata nella zona di Wadelitz nei pressi del lago Bogensee, è da decenni ormai inutilizzata e abbandonata alla foresta circostante. Se l’idea di un dono così generoso non dovesse essere presa in considerazione, Evers considera necessaria la demolizione. In merito a ciò, il sindaco di Wadelitz, Oliver Borchert, si dichiara in disaccordo.

Villa Goebbels nel corso degli anni

“La città di Berlino ha fatto uno speciale regalo di compleanno al suo Gauleiter Dr. Goebbels”, scriveva nel 1936 il Völkischer Observer, giornale del partito NSDAP. È così che inizia la storia dell’attuale struttura abbandonata nel Bogensee. Da una piccola capanna di tronchi ad una guest house: Waldhof. È lì che Goebbels ha vissuto con la sua famiglia fino al trasferimento nel bunker della leadership di Hitler. Nel 1945 la tenuta viene poi trovata abbandonata. In seguito, l’esercito sovietico la trasforma in un ospedale durante l’avanzata di Berlino e dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale diventa sede della Gioventù Libera Tedesca (FDJ). Negli anni Cinquanta l’area viene ampliata fino a comprendere il grande insieme di edifici che poi divennero l’Università e residenze per studenti. Dopo la riunificazione, le FDJ si sciolsero e l’area fu rilevata dall’Associazione Internazionale per il Lavoro Sociale (IB).

Possibili scenari

L’offerta del senatore delle Finanze non è stata accettata né dal Comune di Wandlitz, né dallo Stato di Brandeburgo, né dal governo federale. Berlino sta valutando la possibilità di demolire gli edifici e naturalizzare le aree perché i costi annuali per la sicurezza e la manutenzione ammontano a milioni. Ciò, ha suscitato disappunto nel sindaco Borchert che ha definito le dichiarazioni inappropriate e dannose in quanto c’è il rischio che le ideologie di destra possano tentare di accedere al sito (cosa già avvenuta anni prima). “Quello che non mi piacerebbe vedere è che lo Stato di Berlino ceda l’area a qualche privato che poi perseguirebbe obiettivi ideologici con la proprietà”. Il sindaco Borchert avanza poi dei possibili scenari:

  • un “Centro di ricerca sulla resilienza per la democrazia”,
  • un campus universitario,
  • una clinica di riabilitazione,
  • un uso alberghiero,
  • un’agenzia federale.

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