4 bevande che sicuramente conosci se ami Berlino

Le 4 bevande che devi assolutamente conoscere e che in un modo o nell’altro devi assaggiare durante la tua visita a Berlino

Se Berlino è una delle tue prossime mete di viaggio, ci sono 4 bevande che devi assolutamente conoscere se ami la capitale e vuoi scoprire la storia della città. Non vi è berlinese che almeno una volta nella vita non le abbia provate e non vi è turista che non ne abbia sentito parlare. Dallo spumante o vino frizzantino Rotkäppchen, al Club mate per chi vuole restare sveglio e fare festa con una buona dose di caffeina, per poi passare al fresco sapore di menta del Berliner Luft, fino alla birra che ti puoi permettere quando sei rimasto con solo qualche spicciolo tasca ma non puoi fare a meno di comprare, la  Sternburg. Ed eccole qua queste sono le 4 bevande da non perdersi a Berlino.

Il Rotkäppchen, il tipico spumante rosso della DDR

Il Rotkäppchen, “Cappuccino Rosso“, il Sekt è lo spumante prodotto nella Germania comunista. Uno de pochi prodotti tipici della Germania dell’est sopravvissuti fino ad oggi. In realtà il sekt, anche se tutti lo pensano, non è stato prodotto per la prima volta dall’unione Sovietica. La storia dello spumante risale a prima dell’unificazione dell’odierna Germania. Nel 1856 aprì un azienda vinicola a Freyburg(Unstrut) una città della Sassonia-Anhalt. Lì fu prodotto il primo Rotkäppchen. La prima volta che il nome Rotkäppchen appare sull’etichetta di una bottiglia è nel 1894. Nel 2002 il marchio acquistato dal gruppo Mumm si salvò  dalla banca rotta a cui andava incontro, in seguito alla riunificazione della Germania nel’91.


La Club Mate, la redbull dei berlinesi

Il Club Mate, chiamato in Germania anche “Hackerbrause”, è una bevanda a base di mate(yerba mate) che però contiene anche un’elevata dose di caffeina. Il mate è una bevanda che deriva dall’infusione di una pianta originaria del Sudamerica, l’erba mate. Il procedimento per ricavarla è simile a quello dell’infusione del tè. Il soprannome “Hackerbrause” deriva dall’alto numero di hacker che scelgono la bevanda per mantenersi attivi grazie al suo alto contenuto di caffeina e il basso contenuto di zuccheri. La caffeina contenuta in mezzo litro di bevanda arriva fino a 100mg. La bevanda diffusissima in tutta la Germania a partire dagli anni ’90, specialmente nei club della capitale, riscuote ancora oggi molto successo. La storia della Club mate iniziò nel  1924 in una paesino della Baviera quando una piccola azienda che produceva bevande creò la “Sekt-bronte” a cui il birrificio Loscher negli anni ’90, dopo averne acquisto la licenza, si inspirò per la produzione della Club mate che conosciamo oggi. Bevuta da sola o miscelata per creare dei cocktail è spesso aggiunta a vodka, jin, whisky o jägermeister.

 

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La Berliner Luft, il liquore alla menta

La Berliner Luft ,”aria berlinese”, è il liquore simbolo di Berlino. Il liquore ha un caratteristico sapore fresco della menta piperita, con una gradazione al 18% vol. Il liquore fece la sua comparsa al tempo della GDR (Partito Socialista Unificato di Germania) grazie alla distilleria di due russi scampati alla rivoluzione, Natalia e Apollo Schilkin che aprirono la loro distilleria nel 1921. L’azienda, prossima alla chiusura nel 2014, riuscì a rimettersi in piedi ideando nuovi gusti inaspettati e confezioni stravaganti. Bottiglie che replicano i monumenti di Berlino, edizioni limitate da collezionare per i veri appassionati e gusti tropicali come cocco e ananas. Il rilancio del marchio ha attirato l’attenzione dei giovani che ne hanno fatto una moda rendendolo il souvenir ideale da riportare per ricordare la propria esperienza dopo un viaggio a Berlino.

 

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La Sternburg, la birra più economica di tutte, quella che ti prendi pagando con i centesimi di rame a fine serata

La Sternburg è la birra più antica risalente al tredicesimo secolo che oggi si acquista con qualche spicciolo. Originariamente prodotta in un paesino della Sassonia, nel 1822 il terreno in cui si trovava il birrificio venne acquistato da un allevatore di pecore che portò avanti la produzione locale di birra. Nel 1882, il re di Baviera Ludovico I conferì  al pastore il titolo di Von Sternburg da cui deriva oggi il nome della birra. Il periodo più buio della storia del birrificio fu durante il Nazionalsocialismo. In particolare quando venne assoggettata dal Terzo Reich diventando campo di lavoro. La più diffusa e conosciuta oggi è la Sterni. Al costo di solo 8 euro per una cassa da 20 bottiglie, la Sterni con la classica stella sul tappo e l’etichetta bianco-rossa. Non mancano le storie divertenti di chi viene in contatto con la sterni per la prima volta. Tra chi la vede come una birra di poca qualità e chi la reputa la migliore in circolazione non si può che affermare che la quantità batte la qualità.

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