Berlino, lo storico club YAAM continuerà a vivere

Niente più traslochi per lo YAAM Club: è stato finalmente firmato il contratto di locazione che garantisce al locale la proprietà dell’area di An der Schillingbrücke 3.

Dopo anni di incertezza e innumerevoli traslochi, si conclude con un lieto fine e con la firma di un contratto di locazione, la lunga e alquanto travagliata storia dello Young African Arts Market, più comunemente noto come YAAM Club. Lo storico centro culturale e ricreativo indipendente di Berlino, è situato nel distretto di Friedrichshain-Kreuzberg sulle sponde della Sprea. Dopo anni di  incertezza e molti traslochi, finalmente, i gestori dello YAAM hanno firmato il pezzo di carta che conferisce loro per i prossimi due decenni la proprietà dell’area di An der Schillingbrücke 3.

YAAM: più che un semplice locale

Il locale, celebre a livello internazionale perché il giamaicano Usan Bolt vi festeggiò, improvvisandosi dj, i record del mondo dei 100 e 200 metri realizzati ai Mondiali di Berlino, fu fondato nel 1994 da un gruppo di attivisti di varia nazionalità, con lo scopo di diffondere la cultura africana a Berlino e promuovere l’etnicità. Originariamente situato dove ora sorge l’Arena (altro locale celebre di Berlino), e poi costretto a spostarsi numerose volte, lo YAAM è diventato nel corso del  tempo un punto di riferimento importante per la comunità africana berlinese e per tutti coloro che vogliono godersi buona musica e trascorrere un pomeriggio in compagnia. Caratterizzato da una distesa di sabbia bianca, coloratissimi murales e banchetti in legno chiaro che offrono cibi, bevande e oggetti tipici della cultura africana, il locale trasporta immediatamente i suoi avventori negli anni Ottanta su una spiaggia della Jamaica.

Una storia di incertezza e traslochi

Nel corso della sua storia decennale, lo YAAM ha cambiato sede innumerevoli volte, a causa dei contratti di locazione temporanei e dell’avidità dei proprietari dei vari terreni su cui sorgeva, che ambivano a costruire edifici che garantissero maggiori guadagni. Spostatosi dall’Arena a Curvystrasse (nel quartiere di Kreuzberg) e poi accanto alla East Side Gallery, nel 2012 i suoi gestori hanno ricevuto l’ennesima ingiunzione di sfratto da parte di Urnova, la società spagnola proprietaria del terreno su cui sorgeva il locale. Lo YAAM quindi si è trasferito nuovamente, stabilendosi sul lungofiume nel distretto di Friedrichshain-Kreuzberg, dove si trova attualmente e dove sembrava avesse trovato una sua stabilità.

O così si pensava. Infatti, nel giugno del 2020, l’ispettorato edile ha dichiarato inagibili alcune parti del club, in quanto pericolanti e quindi pericolose per la sicurezza. A questo si è aggiunta poi l’insabilità della diga sul fiume poco distante. L’naspettata chiusura, unita alle restrizioni dovute all’epidemia di Covid-19, non hanno fatto altro che acuire le perdite finanziarie del locale.

 

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Tutto è bene ciò che finisce bene

Eppure questa serie di sfortune sembra essere giunta al termine. Infatti con la firma del contratto di locazione per l’area An der Schillingbrücke 3, lo YAAM potrà  rimanere sulla proprietà di 8.000 metri quadrati che occupa attualmente. E vi potrà rimanere per gli anni a venire il quanto il contratto ha una durata di 20 anni, più due opzioni di estensione di cinque anni ciascuna. Ma non finisce qui. Con la firma del contratto, il locale potrà finalmente ricevere gli 800 mila euro che la Fondazione Lottomatica aveva stanziato per la ricostruzione del tetto del palazzetto principale, ma che fino ad ora non era stato possibile sbloccare a causa dell’incertezza per quanto riguarda la proprietà del terreno e il futuro del locale.

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