Violenti scontri giovedì notte a Mitte e a Grünau
Lastre frantumate nel quartiere del Mitte e violenti litigi alla stazione S-Bahn di Grünau: nottata di scontri a Berlino
Giovedì notte, un gruppo di sconosciuti ha prima frantumato alcune lastre di vetro nella Deutsche Bahn a Berlino-Mitte, poi ha dato fuoco a due automobili davanti l’edificio. Gli aggressori hanno lasciato anche un messaggio, scritto con vernice sui finestroni della stazione: “Stop Tren Maya” riportano le lettere nere che fanno da contrasto allo sfondo giallo disegnato dalla D di HAUS D. Intanto, nella stazione della S-Bahn di Grünau, un gruppo di ignoti ha ferito tre uomini barbaramente, si presume utilizzando un coltello da kebab. Gli aggressori si sono poi dileguati prima dell’arrivo della polizia locale.
Tre persone accoltellate alla stazione di Treptow-Köpernik
Tre persone, tra cui il dipendente di uno snak bar a Treptow-Köpernik, sono state ferite con un coltello in seguito a una violenta discussione che è iniziata verbalmente per poi sfociare in sangue. Un 45enne, insieme ad altre due persone, è stato portato all’ospedale con ferite profonde all’addome. Sembrerebbe che alcuni colpi abbiano perforato lo stomaco, sebbene la vittima non sembra essere in pericolo di vita. Gli altri due uomini, 20 e 23 anni, presentano lesioni più superficiali, abrasioni e lacerazioni.
Secondo i testimoni, gli aggressori sono fuggiti dubito dopo lo scontro. La polizia, intervenuta sul posto subito dopo l’allarme, perquisendo il bar ed interrogando alcuni dipendenti, non sono comunque risaliti ancora agli artefici dell’aggressione.
Attacco a Charoline-Michaels-Strasse: finestre rotte e auto incendiate
Intorno alle due di notte, alcuni testimoni hanno chiamato d’urgenza la polizia a Charoline-Michaels-Strasse, vicino alla stazione ferroviaria principale. Le segnalazioni dei presenti riportavano agli agenti diverse finestre rotte nell’ufficio della Deutsche Bahn, insieme a due automobili incendiate davanti all’edificio. Sembra che i rivoltosi abbiano anche accuratamente sistemato una barriera di chiodi, proprio con l’obiettivo di danneggiare le auto delle forze dell’ordine che inevitabilmente sarebbero arrivate poco dopo l’assalto. Un’autopompa dei pompieri, infatti, è stata arginata all’altezza della barriera.
Possibile atto di protesta contro il progetto ferroviario in Messico
La polizia sospetta una protesta di tipo politico. Oltre le auto incendiate e le finestre rotte, infatti, gli ignoti hanno anche lasciato un messaggio forte e chiaro, scritto con vernice sui vetri di una finestra della stazione: “Stop Tren Maya”, con un bel nero maiuscolo.
Tren Maya è il progetto ferroviario di 1,525 chilometri in costruzione in Messico che dovrebbe essere completato il primo dicembre 2023. Il progetto che taglierà in due la foresta pluviale ha già sollevato pareri contrastanti, divisioni e interventi della giustizia amministrativa. Diversi collettivi messicani hanno già manifestato davanti al tribunale federale di Mérida, per fermare questo progetto turistico per le spiagge caraibiche. La motivazione denunciata dalle popolazioni indigene è semplice: il progetto comporta un disboscamento di una grande quantità di terreno, insieme ad un’enorme diminuzione delle risorse idriche degli abitanti delle zone limitrofe. Inutile aggiungere che il progetto distruggerebbe anche il valore storico e mercificherebbe il patrimonio culturale delle popolazioni locali. Annesso alla costruzione della ferrovia, infatti, è in progetto una vasta edificazione di hotel, con l’inevitabile e incommensurabile aumento di turismo che ne deriverà.
Le proteste si spostano in Germania: Tren Maya è di proprietà Deutsche Bahn
Non è un caso se le proteste messicane sono arrivate fino alla capitale tedesca: DB Engineering & Consulting GmbH è, insieme ad altri, direttamente collegata al progetto. DB Engineering & Consulting GmbH sono di proprietà Deutsche Bahn AG, non a caso essa viene chiamata “shadow operator” del Tren Maya.
Secondo quanto firmato con la Convenzione 169, l’azienda tedesca si impegnava a proteggere i diritti fondamentali degli indigeni. Ciò che non viene osservato, però, è che la chiave del diritto è la consultazione dei diretti interessati. La Deutsche Bahn dal canto suo insiste che il progetto darà notevoli opportunità di lavoro a tutti i locali. Fronteggia la polemica ambientale, ricordando invece che il treno è il mezzo di trasporto che più si sposa con l’emergenza climatica, essendo più ecologico dell’auto e dell’aereo. “Senza spostare in modo significativo il traffico verso una forte rete ferroviaria, non raggiungeremo i nostri obiettivi climatici”, dichiara DB Engineering & Consulting. Agli occhi di chi in questa terra è vissuto e cresciuto, invece, ci sono solo le loro amate terre che stanno per essere distrutte e un sentiero d’acciaio che taglierà in due la foresta, che per secoli è stata la loro sacra casa.
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Immagine: Pixabay.