Recessione in Germania, colosso della chimica BASF taglia 2600 posti
L’azienda chimica tedesca BASF taglierà 2600 posti a causa della crisi energetica
Il colosso della chimica BASF ha dichiarato che taglierà 2600 posti di lavoro, circa il 2% della sua forza lavoro globale, per risparmiare sui costi e fronteggiare i tagli del gas russo. Allo stesso tempo, la più grande economia europea si prepara ad affrontare la recessione e la crisi energetica innescata dal conflitto in Ucraina.
BASF chiude le fabbriche
BASF è la più grande azienda chimica del mondo e una delle colonne portanti dell’industria tedesca, con 157 anni di attività. L’azienda produce sostanze chimiche per realizzare numerosi prodotti, come ad esempio fertilizzati, materie plastiche e prodotti farmaceutici. In qualità di maggiore consumatore di gas industriale della Germania, BASF sta lottando con gli alti costi energetici in Europa e il conseguente rallentamento dell’economia globale. A conseguenza di ciò, l’azienda ha dichiarato che chiuderà una serie di fabbriche, nella sede centrale a Ludwigshafen, sul Reno nella Germania sudoccidentale, saranno chiusi i due impianti di produzione di ammoniaca, divisioni che producevano soprattutto caprolattame, un componente utilizzato per produrre plastica e fibre.
Le motivazioni
Tra le motivazioni dietro al taglio del personale vi sono i costi energetici in aumento a seguito del conflitto russo – ucraino. I prezzi elevati dell’energia stanno ponendo un peso aggiuntivo sulla redditività e competitività in tutta l’Europa. Nel dettaglio, la bolletta del gas di BASF è aumentata di 2,2 miliardi lo scorso anno rispetto al 2021. Alcuni dei loro prodotti, come l’ammoniaca e acetilene, vengono creati utilizzando direttamente il gas. Di conseguenza, una sua carenza rischia di mettere in crisi l’intera produzione.
BASF punta a tagliare 500 milioni di euro
L’azienda ha dichiarato di voler puntare a tagli dei costi annuali per 500 milioni di euro, dal momento che i prezzi del gas non sembrano calare al livello prebellico. I risparmi sui costi del colosso della chimica si concentreranno sulle aree di servizio aziendali e di ricerca oltre che sulla sede centrale del gruppo. In aggiunta, BASF ha annunciato l’interruzione anticipata del programma di riacquisto di azioni proprie (del valore di 3,2 miliardi di dollari) a causa del deterioramento dell’economia globale.
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Immagine di copertina: Foto di Gewetz da WikimediaCommons, CC 3.0