Crisi dell’auto, Ford taglierà 2300 posti tra UK e Germania
La casa automobilistica statunitense Ford ha annunciato il taglio di un totale di 2300 posti di lavoro tra UK e Germania
In linea con le dichiarazioni di inizio anno, Ford ha annunciato martedì che nei prossimi tre anni taglierà 2300 posti di lavoro in Gran Bretagna e Germania, oltre che in altre parti di Europa. La motivazione riportata è la volontà di snellire la propria organizzazione per far fronte alla concorrenza delle auto elettriche nel settore.
La decisione
La casa automobilistica statunitense ha previsto a inizio anno il licenziamento dell’11% della sua forza lavoro in Europa. In questo contesto, martedì ha annunciato il taglio di 2300 posti di lavoro soprattutto in Germania. Come riportato dal Financial Times, la maggior parte dei tagli è prevista nel settore dello sviluppo dei prodotti, come progettisti, ingegneri e collaudatori, mentre sparirà anche circa un ruolo di back-office su cinque.
In Europa, Ford ha ridotto la sua gamma di prodotti. Il marchio ha eliminato dalla regione auto più piccole, come la Fiesta e la Focus, e si sta preparando a lanciare una serie di modelli solo elettrici, meno complicati da sviluppare. L’azienda prevede, infatti, di vendere in Europa solo auto elettriche entro il 2030 e di eliminare gradualmente i furgoni a motore entro il 2035.
Lo stop del 2035 ai motori termici
L’Unione Europea ha stabilito che con il 1 gennaio 2035 sarà vietata la produzione di vetture con motore termico. Questo significa che non sarà più possibile, in Europa, immatricolare vetture con motore termico alimentato a diesel o benzina. Non è però previsto uno stop della circolazione di vetture che producono emissioni di anidride carbonica allo scarico, come non è esclusa la produzione di vetture a combustione interna di sostanze a zero emissioni, come idrogeno verde o carburanti sintetici climaticamente neutri. Per raggiungere questo obiettivo, l’UE prevede delle tappe intermedie.
I rischi che diversi costruttori vedono nel piano “green” europeo sono soprattutto sociali. Da una parte si potrebbe correre il rischio di trasformare la mobilità privata in un lusso. Mentre, dal punto di vista occupazionale, il rischio è una perdita di posti di lavoro, in quanto la produzione di auto elettriche richiede una forza lavoro minore e investimenti più ingenti.
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Immagine di copertina: da Pexels