La Germania è in recessione: nel primo trimestre del 2023 il pil cala dello 0,3% . L’Italia invece primeggia tra i paesi del G7 con un +0,5%

La Germania entra in recessione tecnica con il secondo trimestre consecutivo che segna pil negativo, mentre l’Italia cresce più degli altri paesi europei

L’ufficio tedesco di statistica Destatis ha rivisto al ribasso la stima del pil dei primi 3 mesi del 2023, dallo 0% al -0,3%. Anche l’ultimo trimestre del 2022 aveva segnato un calo (-0,5%). La Germania è quindi entrata in recessione tecnica. La situazione economica generale del paese, infatti, non è rosea: l’alta inflazione (7,2%) erode il potere d’acquisto delle famiglie deprimendo i consumi, soprattutto dei beni di prima necessità. L’Italia, invece, registra una crescita del pil del +0,5% per lo stesso periodo di gennaio-marzo, superiore alla media OCSE dello +0,4 e prima tra i paesi del G7.

Le cause

È la crisi energetica provocata dalla guerra in Ucraina a rappresentare la causa principale della recessione tedesca. Infatti, nel corso di tutto il 2022, l’instabilità del flusso di gas russo nel paese ha fatto aumentare il costo dell’energia che, a sua volta, ha spinto in alto i prezzi di tutti i beni e servizi. L’inflazione record è nel mirino delle politiche monetarie ristrettive della Banca centrale europea, che da un anno sta alzando i tassi di interesse dell’euro.

Le conseguenze sociali e sugli altri paesi europei

La recessione rappresenta un problema concreto per le famiglie tedesche, che si ritrovano costrette a tagliare sul carrello della spesa. I tedeschi spenderanno meno anche per l’abbigliamento e le scarpe. Inoltre, essendo la Germania la locomotiva economica del vecchio continente, anche le altre nazioni europee devono cogliere la recessione tedesca come un segnale negativo. L’integrazione delle economie nazionali è, infatti, così avanzata che il rischio di un allargamento della recessione tedesca all’estero è concreto.

Al momento l’Italia cresce più del previsto, con prospettive positive per tutto l’anno

Per ora, invece, l’Italia registra nel primo trimestre 2023 una crescita economica superiore alle aspettative (+0,5% contro il +0,2% atteso dagli analisti). Secondo l’Istat, la previsione per tutto l’anno 2023 è del +0,8%. Sulla stessa cifra si mantengono le analisi del Fondo Monetario Internazionale, mentre la Commissione europea rivede ottimisticamente la crescita italiana per quest’anno a +1,1%.

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