Intervista a Grand Hotel Faraglioni: “la Sicilia si racconta da sola”

In occasione del contest instagram per il True Italian Pistachio Street Food Festival 2023, ci facciamo raccontare il premio da chi lo ha messo in palio. Qui di seguito trovate la nostra intervista a “Grand Hotel Faraglioni”.

Ho visto che avete un sito molto esaustivo e d’effetto con una grande offerta di attività fuori e dentro la struttura. Volevo iniziare l’intervista chiedendovi, cosa offrite ai vincitori del contest Instagram del Pistacchio Street Festival?

“Abbiamo deciso di mettere in palio un soggiorno di tre notti con colazione inclusa che, ovviamente, potrà essere utilizzata da subito dopo il Festival in poi. Ci tenevamo molto a partecipare a questa manifestazione perché siamo estremamente interessati a tutto ciò che mira a raccontare la Sicilia. Perciò ci tenevamo ad avere un ruolo in questa manifestazione. Oltre alla soddisfazione che si parli della Sicilia, della nostra terra, in un contesto internazionale. È bello che, in generale, si vadano a valorizzare e far conoscere le eccellenze siciliane, in questo caso, il pistacchio. Ma è importante valorizzare tutto quello che è legato alla nostra terra”. 

Nel pacchetto premio è previsto il soggiorno in struttura e basta, o anche attività collaterali? 

“Come accordo con l’organizzazione, abbiamo offerto un pacchetto base con soggiorno e prima colazione. Ovviamente gli ospiti in struttura potranno accedere alle varie iniziative previste dall’Hotel. Tra le attività abbiamo anche un solarium di nostra proprietà, con accesso diretto al mare, nel periodo favorevole per la balneazione. Nel caso il cliente voglia partecipare a qualche attività extra, è previsto il pagamento dei supplementi. Per ogni esperienza ci sono diversi periodi e tipologie di attività. Escursioni sull’Etna, ad esempio, con anche visite guidate a cantine dei vini, come quelle di Monterosso, di Nicosia vicino Trecastagni. Si possono fare esperienze nel settore alimentare andando a visitare le aziende del Miele di Zafferana,  che è una eccellenza e una grande attrazione dei nostri luoghi: il miele di Zagara, il miele di Eucalipto e tante altre varietà. Abbiamo moltissime aziende che ci aiutano e che partecipano attivamente. Tutte le attività sono pensate per valorizzare la  Sicilia, i suoi prodotti e le sue tradizioni. L’offerta è vastissima e ci sono tantissime cose da fare”.

Passiamo ad una domanda un po’ più tecnica per l’intervista: quando è nata la struttura così com’è concepita oggi? Quando è stata ristrutturata?

“La struttura esiste già dagli anni ’70. Già, ai tempi, era innovativa per la sua struttura rotondeggiante. Aveva ed ha ancora questi due cerchi uniti da un corridoio centrale. La famiglia Leonardi, proprietaria della struttura da poco meno di quattro anni, ha deciso di rinnovare praticamente tutto, quasi dalle fondamenta. Quello che è rimasto è la struttura architettonica con le sue forme particolari. L’Hotel è stato, poi, rinnovato in tutto e per tutto: nell’impiantistica, negli  arredi interni, nelle aree comuni come la Hall di ingresso e le sale meeting. La scelta è stata proprio quella di ridare luce alla struttura, adattandola ai giorni d’oggi, dando sempre spazio e voce a quelle che sono le nostre tradizioni. Abbiamo curato molto i dettagli che richiamano la nostra costa, con dei colori che si rifanno alla pietra bianca di Siracusa e alla pietra vulcanica nera, caratteristica di questa zona”.

La vostra struttura è un colpo d’occhio, sia per i locali che per i turisti. Su cosa ponete più attenzione per diversificarvi dalla concorrenza? Qual è il vostro punto di forza? 

“Ci piace puntare tutto sull’eccellenza: il servizio, la preparazione del nostro staff, il quale è per la maggiore giovanissimo e formato interamente da noi. Siamo contenti di investire sui giovani e cerchiamo di puntare su di loro e farli crescere lavorativamente. L’obbiettivo è farli rinnamorare ancora della nostra terra. La qualità di quello che vogliamo proporre e di ciò che vogliamo far vivere all’ospite in tutto e per tutto è basata sull’attenzione ai dettagli, soprattutto nelle camere, nel cibo e nella ristorazione. Dallo scorso maggio, facciamo parte della Guida Michelin come ristorante di pesce. Ciò ci riempie di orgoglio ma è anche una grossa responsabilità. Vogliamo crescere e impegnarci sempre di più ma, considerando che la struttura è fondamentalmente giovanissima, possiamo dire di essere più che contenti per il momento. Abbiamo riaperto da appena tre anni e già abbiamo avuto notevoli soddisfazioni”. 

La ristrutturazione è terminata nel 2021: oltre alla struttura ha riguardato anche la vostra comunicazione digitale?

“Nonostante il sito sia a nostro parere diretto e d’impatto, ritengo fondamentale la chiarezza comunicativa, i servizi e l’attenzione ai dettagli, fondamentali sia nell’hotel che nel sito. È sempre più importante, se non fondamentale, che l’Hotel vada a braccetto con quella che è l’innovazione di questi tempi. Bisogna essere chiari, diretti, semplici: la comunicazione con gli ospiti non deve avere troppe parafrasi o giri di parole, dev’essere semplice, vera e diretta. Raccontiamo quello che siamo veramente, facciamo vedere quello che abbiamo. È un tassello fondamentale per essere vivi e presenti nel mercato al giorno d’oggi. Abbiamo scelto di arricchire il sito con video e immagini. Uno dei motti dell’Hotel, infatti, è “vieni a scoprirlo”: l’ospite deve vedere ma soprattutto vivere quello che noi vediamo e viviamo tutti i giorni. Stare in Sicilia è una fortuna e per raccontarla non c’è bisogno di complicare il discorso. Potremmo raccontare di Ulisse, potremmo raccontare di Giovanni Verga, abbiamo una tradizione e una cultura infinita, ma in realtà, la Sicilia si racconta da sola. In realtà, basta guardare il mare, i faraglioni e già si è detto tutto senza pronunciare nemmeno una parola”.

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