Germania, supermercato Edeka regala frutta e verdura non più vendibile in un container fuori dalle porte

Un supermercato Edeka della Sassonia ha installato una vera e propria stazione per regalare il cibo che non può più essere venduto ma è ancora commestibile

In Germania, come in Italia, rimane ancora illegale prendere il cibo buttato dai supermercati, pratica chiamata “dumpster diving”. Come rimane illegale per i supermercati la vendita di beni alimentari in scadenza o che hanno superato la data di consumo consigliata. Per cercare di risolvere questo cortocircuito e prevenire lo spreco di cibo, un supermercato Edeka in Sassonia ha installato una stazione per donare ai clienti gratuitamente i prodotti scaduti ma ancora commestibili. Invece di buttare gli scarti nei cassonetti, il cibo sarà esposto nel “bidone d’oro”.

La soluzione Edeka

A Ösnabrück, in Sassonia, un supermercato Edeka ha deciso all’inizio di quest’anno di allestire una stazione speciale per gli alimenti che hanno superato la data di scadenza ufficiale o che sono considerati troppo vecchi per stare ancora sugli scaffali. Ogni cliente può fermarsi per ritirare una varietà di prodotti, dalla frutta e verdura ai prodotti confezionati.

“La cosa più importante è far sì che il maggior numero possibile di aziende smetta di buttare via le cose”, ha dichiarato il direttore Guido Gartmann all’emittente tedesca NDR. “E se tutti mettono un container come questo davanti alla porta di casa, allora non ci sarà più bisogno di bidoni per l’immondizia”.

La soluzione è chiamata “bidone d’oro” e offre scaffali integrati con alimenti che, per vari motivi, non sono più buoni. Una sezione refrigerata è riempita di frutta e verdura che altrimenti sarebbero state gettate in un cassonetto.

Che cosa si muove a livello legislativo

Ad oggi in Germania il dumpster diving, ovvero procurarsi cibo ancora commestibile dai bidoni vicino ai supermercati, può essere un reato. Per questo, la prima soluzione che viene proposta a livello politico è una depenalizzazione della pratica. È quello che propone il ministro federale dell’agricoltura Cem Özdemir (Verdi): “Il problema non sono i container, ma lo spreco di cibo, che è antisociale e dannoso per il clima”.

Dalla parte della depenalizzazione anche Berlino, con la senatrice per l’ambiente Bettina Jarasch (Verdi) e la senatrice per la giustizia Lena Kreck (Linke) a sostenere la proposta di Cem Özdemir: “Berlino si batte da anni per questo a livello federale. Abbiamo presentato una domanda corrispondente per la prossima conferenza dei ministri dell’agricoltura”, ha dichiarato Jarasch. “Per ragioni sociali ed ecologiche, la depenalizzazione è assolutamente necessaria”, continua Kreck.

La richiesta si inserisce come soluzione per raggiungere gli obiettivi che la Germania si è data per ridurre lo spreco di risorse alimentari. Si stima, infatti, che nel Paese ogni anno vengano buttati 55 kg di cibo pro capite, numero che la Germania intende dimezzare per il 2030.

La pratica di dumpster diving

“Dumpster diving” è il termine inglese usato per indicare la pratica di frugare nei cassonetti dei supermercati in cerca di cibo scartato ma ancora in buone condizioni. Letteralmente si traduce come “tuffarsi nei cassonetti” e identifica questa pratica come forma di attivismo, che si diffonde dagli Stati Uniti a partire dagli anni ’90 e ha preso rapidamente piede in Europa, specialmente nei Paesi del nord. La pratica è per esempio sdoganata a Copenhagen, mentre in Italia, al contrario, rimane molto difficile rovistare nei cassonetti dei supermercati, visto che spesso i bidoni sono collocati in proprietà private e chiusi con lucchetti. Così come in Germania, anche in Italia quindi il dumpster diving può avere conseguenze penali, per infrazione in proprietà privata.

Grazie alla condivisione social, il problema dello spreco del cibo è condiviso dalle persone che praticano dumpster diving su larga scala. L’obiettivo è quello di sensibilizzare a un consumo consapevole e promuovere soluzioni, come quelle adottate da Edeka, contro lo spreco e verso l’inclusione sociale. Perché la pratica non è utilizzata unicamente da persone che vogliono ridurre il proprio impatto ambientale sul pianeta e cambiare un sistema di produzione che a ogni livello spreca cibo, ma anche da chi non ha altra possibilità.

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Matt Homewood (@anurbanharvester)

Leggi anche: Berlino, a Prenzlauer Berg inaugurato il primo supermercato REWE senza personale

Studia tedesco a Berlino o via Zoom con lezioni di gruppo o collettive, corsi da 48 ore a 212 €. Scrivi a info@berlinoschule.com o clicca sul banner per maggior informazioni

Guarda foto e video e partecipa a concorsi per biglietti di concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter

Immagine di copertina: da Pixabay