Germania, sentenza storica: è legale subaffitare stanze del proprio appartamento

Subaffitti: anche la volontà di risparmiare è un interesse legittimo. Lo dice la Corte di Giustizia Federale

Una decisione storica quella della Corte di Giustizia Federale tedesca: gli affittuari possono ora sub-affittare legalmente. Per farlo occorre ovviamente il consenso del proprietario, ma quest’ultimo deve avere buoni motivi per opporsi. All’interno della sentenza si legge poi che gli interessi dell’inquilino debbano essere generalmente messi in primo piano rispetto a quelli dei proprietari.

Una sentenza storica

La corte di giustizia di Karlsruhe, nel Baden-Württemberg, si è pronunciata in senso positivo riguardo alla legalità del subaffitto in Germania. La sentenza è riferita ad un singolo caso ma avrà importanti ripercussioni sul mondo degli affitti in Germania in generale.

Nella fattispecie, si parla di un uomo di Berlino che nel 2014 aveva siglato un contratto d’affitto per un appartamento con tre camere. Successivamente l’uomo si è trasferito con la famiglia fuori Berlino, decidendo però di tenere l’appartamento berlinese come punto d’appoggio per quando si sarebbe dovuto recare in città per lavoro; circa tre volte a settimana. Poi, per ottimizzare i costi, ha deciso di affittare le altre due stanze, chiedendo (e ottenendo) l’autorizzazione del proprietario. Se non che poco tempo dopo quest’ultimo ha deciso di fare dietrofront, ritrattando l’accordo. È a questo punto che l’affittuario ha portato il proprietario di casa davanti al giudice.

Interesse legittimo

Per la legge tedesca, il proprietario è obbligato ad accettare il subaffitto se l’affittuario ha un “interesse legittimo”. Solitamente ci si riferisce a circostanze quali divorzio o perdita del posto di lavoro. La sentenza di martedì, però, è destinata a diventare giurisprudenza, poiché avendo dato ragione all’affittuario, si aggiunge la precisa volontà di ridurre il carico economico come un interesse legittimo.

Inoltre, si legge nella decisione della Corte che gli interessi dell’affittuario devono avere priorità rispetto a quelli del locatore, fermo restando che, quest’ultimo, non sia gravemente danneggiato dal nuovo uso dell’appartamento. Il caso verrà ora rimandato alla corte regionale di Berlino.

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