Dopo 22 anni a Berlino un sindaco CDU. Subito proposte nuove case nell’ex aeroporto, ora parco, di Tempelhof

Sindaco CDU a Berlino dopo 22 anni. I risultati delle consultazioni evidenziano un consenso dilagante che arriva al 28,2%

A Berlino, il 12 febbraio 2023, si sono svolte le elezioni, le cui consultazioni hanno evidenziato i risultati della CDU come primo partito con il 28,2% dei voti. Questo risultato porta il CDU a 10 punti da SPD e Verdi.

Nonostante l’attuale maggioranza consolidata al 54% dell’alleanza SPD-Verdi-PDS, che li lascerebbe tranquillamente al governo, la SPD è costretta a considerare la coalizione con la CDU per rispettare la volontà degli elettori.

Contrariamente a quanto emerso dalle consultazioni del 2021, la CDU ha riscosso il miglior risultato dal 2016, con una crescita esponenziale dei consensi. Il miglior risultato dal 1999 per il partito, che ora vede la necessità di determinare una coalizione per governare. Nonostante la coalizione attualmente al governo manterrebbe la maggioranza se restasse unita con il 57% dei consensi, ignorare gli ultimi risultati sarebbe tradire la volontà degli elettori. Questa affermazione viene dal leader dei cristiano-democratici Kai Wegner, che in un intervista al Tagesspiegel afferma: “Il mandato del popolo di Berlino è chiaramente diverso. Mi hanno affidato l’incarico di formare un governo. Questo Senato ha subito perdite significative. L’SPD ha ottenuto il suo peggior risultato della storia. Oggi c’è un solo vincitore delle elezioni, la CDU. Voglio che la città cambi politica, in modo che alla fine sia Berlino a vincere le elezioni.”

Berlino ricorda Eberhard Diepgen, ultimo sindaco della CDU, che nel 2001 ha perso il posto sulla scia dello scandalo bancario. A coprire il vuoto è arrivata, per un breve periodo, l’alleanza SPD-Green, sostituita, poi, da SPD e il PDS. Il senato “red-red”, guidato da Klaus Wowereit, ha cercato di recuperare i finanziamenti della banca, a spese della popolazione. L’obbiettivo dell’alleanza è di mantenere il debito di 21,6 miliardi di euro appoggiato dalle imprese immobiliari criminali della Bankgesellschaft Berlin, rovinando così il bilancio statale in maniera permanente.

Il possibile ritorno della “Grande Coalizione”: una maggioranza del 54%

La tanto disprezzata “Grande Coalizione” torna nella volubile benevolenza dell’elettorato. L’esecutivo del SPD ha deciso con 25 voti a 12 di rompere la coalizione con i Verdi ed il Partito di Sinistra, per iniziare i negoziati con la CDU.

Se i negoziati avranno successo, la presidente statale del SPD presenterà le sue dimissioni, lasciando l’ufficio di sindaco di governo al leader della CDU a Berlino, Kai Wegner.

Il ritorno della “Grande coalizione” è la garanzia che, il decadimento sociale attuale, non vedrà cambiamenti. Lo scontento della classe operaia verso questa forma di governo si consolida negli ultimi 16 anni di governo della CDU nel governo federale di Angela Merkel.

La CDU e la lotta alla crisi abitativa: nuove case a Tempelhof

L’interesse della CDU si rivolge all’ex aeroporto di Tempelhofer Feld, attualmente il più grande parco pubblico di Berlino. Nonostante i risultati del referendum del 2014, in cui gli elettori si erano detti contrari alla costruzione di case a Tempelhofe, la CDU ritiene che costruire nella periferia del parco sarebbe una risposta efficace alla crisi abitativa.

“Il mercato immobiliare di Berlino è andato fuori dai binari” ha ribadito il leader della CDU Kai Wegner alla Berliner Zeitung. Un segnale dal partito di centro-destra che ha già iniziato a valutare quali politiche consoliderebbero il consenso dell’elettorato dopo aver perso l’ufficio del cancelliere nelle elezioni federali del 2021.

“Questa è un’emergenza e l’SPD, i Verdi e il Partito di Sinistra sono responsabili” ha detto Wegner, che ha visto il suo partito al governo per 57 dei 72 anni della Repubblica Federale di Germania.

Leggi anche: Elezioni in Germania 2021: il programma elettorale della CDU/CSU, il partito di centro destra tedesco

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